Scoperte due abusive che abitano nella casa del custode della scuola

15 Dicembre 2022 - 10:52

L’ amministrazione provinciale di Caserta, con documento firmato dal dirigente Franco Laudante, ha disposto l’ordinanza di sgombero

ALIFE – La legge del 1996, numero 23, ha previsto che la Provincia abbia la competenza in materia di edilizia scolastica per quanto riguarda gli istituti d’istruzione superiore, nonché in materia di definizione della distribuzione geografica delle sedi e delle succursali.

Per questo motivo, ad esempio, è l’amministrazione provinciale di Caserta a decidere sui lavori da fare nei licei e negli istituti tecnici di Terra di Lavoro. Ne parlavamo un po’ di tempo fa, raccontandovi come la provincia di Caserta ha affidato in maniera diretta un appalto da 50.000 relativo all’istituto De Franchis di Piedimonte Matese all’azienda riconducibile a Fabio Oreste Luongo, ritenuto uomo al servizio del clan dei Casalesi

(LEGGI QUI I DETTAGLI).

Questa volta non vi parliamo di incarichi, affidamenti o appalti, ma restiamo nella scuola dell’altro casertano, precisamente nella succursale di Alife che ospita l’istituto professionale per l’industria e l’artigianato.

Alcune settimane fa il dirigente scolastico del De Franchis ha segnalato che, all’interno dei locali precedentemente adibiti a casa dei custodi, da diverso tempo abitano due donne che, sostanzialmente, stanno occupando in maniera abusiva lo stabile.

Secondo quanto potrete leggere nel documento che pubblichiamo in calce, la segnalazione della preside è arrivata alla provincia che ha attivato l’intervento del corpo di Polizia per identificare le due donne. L’istruttoria avrebbe poi confermato l’ipotesi della dirigente, ovvero che le due donne stanno occupando in maniera abusiva l’abitazione del custode all’interno dell’Istituto di Alife.

Per questo motivo, il dirigente dell’amministrazione provinciale di Caserta, Franco Laudante, ha disposto un’ordinanza con la quale si intima lo sgombero immediato dei locali alle due signore entro e non oltre 30 giorni dalla data di notifica dell’atto.

Come succede in questi casi, all’interno dell’ordinanza si specifica che se non verrà liberata questa abitazione, verrà richiesto l’intervento della pubblica sicurezza.

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