Se Pellegrino è un ballista, amen. Ma se sui “repezzati” racconta la verità, ecco la strategia dell’anti-camorra farlocca studiata a tavolino: assunzioni di…
23 Gennaio 2019 - 12:26
VILLA DI BRIANO – (g.g.) Le dichiarazioni del pentito Attilio Pellegrino, rispetto alle quali, almeno così ha dichiarato Luigi Della Corte ha presentato una querela per calunnia, riguardano anche un incontro che si sarebbe svolto proprio tra i medesimi Attilio Pellegrino e Luigi Della Corte. Circostanza, questa, decisamente smentita da quest’ultimo.
In quella sede, discorsi a 360°. Della Corte avrebbe confidato a Pellegrino di essere stato assunto dai “repezzati” a ricompensa di una serie di favori che i Diana avrebbero ricevuto dall’allora sindaco di Villa di Briano giovanni della Corte, padre di Luigi e Francesco, anche lui assunto, al pari del fratello.
Molto interessante è il passaggio che riguarda una strategia dei diana i quali, attraverso Luigi Della Corte avrebbero fatto sapere a Pellegrino, affinchè lo riferisse a Michele Zagaria, di aver bisogno di un arresto per estorsione, in modo da consolidare la loro fama di imprenditori anti-camorra.
Pellegrino si recò al solito citofono e incassò un netto rifiuto da parte di Zagaria. A quel punto, Luigi Della Corte gli avrebbe detto che c’era un’idea alternativa: assumere parenti di vittime della camorra.
Va detto, al riguardo, che sarebbe interessante incastrare temporalmente questa presunta conversazione tra Pellegrino e Della Corte, allo scopo di capire di quanto si distanzi dall’assunzione più importante e più propaganda dei Diana: quella del figlio dell’imprenditore di Castel Volturno Domenico Noviello, ucciso da un commando di Peppe Setola.
Infine, Pellegrino fa altri nomi, oltre a quello dei Diana, di persone che praticavano il cambio assegni per conto del clan dei casalesi: “Per monetizzare gli assegni, noi abbiamo sempre usato alcuni soggetti, tra cui oggi ricordo l’autoricambi Noviello di San Cipriano d’Aversa e Dino Cosentino, uno dei fratelli dell’on. Nicola Cosentino.”
Il resto del racconto, nei dettagli, lo leggete nello stralcio che pubblichiamo qui in calce.
QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA