Terra dei Fuochi, campi interdetti al foraggio. I carabinieri sequestrano 19 rotoballe

18 Giugno 2019 - 18:46

VILLA LITERNO/CASTEL VOLTURNO – I Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri
Forestale di Castel Volturno, nel corso della
verifica periodica e sistematica dei terreni agricoli, ricadenti nel territorio del cd. “Patto per
la Terra dei Fuochi”, presentanti delle criticità ambientali per effetto delle quali è stata
decretata la interdizione alla produzione di foraggi, hanno accertato quanto segue:
– in un primo fondo agricolo, sito in comune di Villa Literno (CE), alla località “Tirone”
dell’estensione di circa 4.500 mq, l’avvenuta produzione e taglio del foraggio, imballato
in otto rotoballe di circa 4 quintali cadauna rinvenute ivi depositate, a cura della
proprietà e del conduttore del fondo;
– in un secondo fondo agricolo, sito in comune di Villa Literno (CE), alla località “Scorsa-
Poldo”, dell’estensione di circa 17.600 mq, l’avvenuta produzione e taglio del foraggio,
imballato in diciannove rotoballe di circa 4 quintali cadauna rinvenute ivi depositate, a
cura dei proprietari e conduttori del fondo.
I predetti militari hanno proceduto all’immediato sequestro giudiziario di entrambe le aree
interessate e delle rotoballe di foraggio ivi depositate, a carico dei proprietari e conduttori di
entrambi i fondi, che sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di inosservanza di un
provvedimento impartito dall’autorità per ragioni di sicurezza e d’igiene pubblica.
Detti ultimi due sequestri si vanno a sommare agli altri due analoghi, operati sempre in
comune di Villa Literno (CE), il mese scorso, per le stesse motivazioni.
Corre l’obbligo precisare che tale attività di controllo rientra tra i compiti demandati ai
Carabinieri Forestale dalla Legge nr. 6 del 6 febbraio 2014 “Attività urgenti dirette a
fronteggiare le emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree
interessate”.


L’individuazione dei terreni agricoli a rischio agro-ambientale è scaturita da una rilevante e
laboriosa attività di monitoraggio svolta per i fondi, ricadenti nel territorio dei 90 comuni del
cd. “Patto per la Terra dei Fuochi”, potenzialmente a rischio in considerazione dei dati
storici di inquinamento.
Il monitoraggio dei terreni agricoli, consistito in attività di campionamento ed analisi che
hanno riguardato il suolo, le acque di falda e le produzioni vegetali, nonché esperimento di
indagini tecniche geomagnetometriche e radiometriche, è stato assicurato da un Gruppo di
lavoro, coordinato dall’Arma dei Carabinieri, costituito dalla Regione Campania, Agenzia
Regionale per la Protezione Ambientale in Campania (ARPAC), Consiglio per la Ricerca e
la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale (ISPRA), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Abruzzo e Molise (IZSAM), Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM),
Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’elenco dei terreni a rischio potenziale e le risultanze delle attività di campionamento, con
relativa classificazione, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale con decreti
interministeriali (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; Ministero
delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo; Ministero della salute).
I terreni inidonei all’uso agricolo e/o silvo-pastorale, ovvero soggetti a limitazioni e/o a
determinate condizioni, previa notifica ai proprietari, sono stati tabellati per evidenziare
anche a terzi la sussistenza del provvedimento interdittorio vigente per essi.