Tronca la relazione con la moglie del boss. Lei lo uccide con 6 colpi di pistola e poi sparisce
27 Febbraio 2020 - 09:59
AVERSA – Aveva deciso di troncare la relazione extraconiugale con la moglie del boss, che lo ha ucciso con sei colpi di pistola. Sarebbe questo il movente dell’omicidio di Nicola Picone, 26enne ammazzato ad Aversa nell’ottobre 2018; in carcere per l’omicidio e’ finita Rita Mango, moglie di Valerio Nappello, ritenuto elemento di spicco del clan partenopeo dei Lo Russo ed attualmente detenuto. La Mango si era resa irreperibile subito dopo l’omicidio. Ad arrestarla a Miano, quartiere della periferia nord di Napoli, sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di CASERTA, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha coordinato le indagini. Il delitto avvenne nella notte tra il 18 e 19 ottobre 2018; Picone fu trovato crivellato di proiettili e in una pozza di sangue all’interno di una Fiat Panda parcheggiata nell’area di servizio del distributore Agip di viale Europa, ad Aversa.
Le indagini subito si indirizzarono su una resa di conti di matrice camorristica; il 26enne, conosciuto come “‘o minorenne”, era infatti elemento del clan dei Casalesi. Dalle indagini e’ emerso che Mango l’avrebbe eliminato non solo perche’ Picone aveva deciso di troncare la loro relazione, ma anche perche’ l’uomo avrebbe sottratto ingenti quantita’ di soldi dalla societa’ di noleggio auto aperta dal marito di Mango per riciclare il denaro e alimentare cosi’ le casse del clan.