TUTTI I NOMI. Prendono il REDDITO di CITTADINANZA e vendono droga ai ragazzi davanti alle scuole: chieste 19 condanne

15 Settembre 2022 - 18:48

Altri quattro imputati hanno patteggiato la pena

VILLA LITERNO – Vendevano droga di fronte agli istituti scolastici di Castel Volturno e Aversa, in 19 a rischio condanna. L’indagine che ha visto coinvolti i 23 imputati venne avviata dai carabinieri della stazione di Villa Literno negli anni 2019-2021 e consentì di raccogliere a carico degli imputati, tra cui 24 percettori del reddito di cittadinanza, gravi indizi di colpevolezza. Oltre 300 gli episodi di cessione di sostanze stupefacenti il più delle volte a Villa Literno nonché fuori le scuole di Castel Volturno e Aversa.

Durante la requisitoria nel corso dell’udienza preliminare celebrata dinanzi al giudice Simone Farina del Tribunale di Napoli Nord per 23 imputati coinvolti nell’operazione Piazza Pulita, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, il pubblico ministero Fabio Sozio ha invocato: per Vincenzo Chiarolanza – detto ultimo – 6 anni e 4 mesi di reclusione; per Brunella Garzillo 6 anni; per Alessandro Fontanarosa 4 anni e 4 mesi; per Luigi Elia – detto Chiacchion – 4 anni ed 8 mesi; per Tobia Di Fusco 4 anni e 4 mesi; per Michela Chiaramonte – detta gemella – 4 anni; per Giuseppe Russo – detto borotalco – 3 anni; per Giuseppe

Potenza – detto mammachiatta – 4 anni e 10 mesi di reclusione; per Veronica Parente 2 anni e 8 mesi; per Tammaro Tullio – detto pallino – 3 anni e 4 mesi; per Salvatore Folmi – detto lione – 2 anni e 2 mesi; per Aniello Puca – detto pisiegl – 3 anni ed 8 mesi; per Raffaele Tamburrino – detto palent – 2 anni e 6 mesi; per Paola Savanelli 2 anni; per Gaetano Pedana – detto Gaetano o puorc – 1 anno e 6 mesi; per Janiba Jamale 2 anni e 8 mesi; per Tammaro Dell’Aversano – detto tammagone – 2 anni; per Pasquale Tavoletta – detto o puorc – 2 anni; per Nicola Chiarolanza – detto Quartaiuolo – 2 anni e 6 mesi.

Hanno patteggiato Giovanni Dell’Aquila (2 anni e 3 mesi), Eduardo Di Fratta, Vincenzo Ucciero ed Antonio Bocchino (2 anni).

Si torna in aula la fine del mese di settembre per le arringhe degli avvocati e la sentenza.