VERSO LE REGIONALI. Ecco la lista di Azione. Luigi Bosco lavora su un uscente, un sindaco, un vicesindaco e…
29 Ottobre 2024 - 14:35
Inutile parlare, al momento, del posizionamento dentro a una coalizione stanti le incognite legate soprattutto alla questione De Luca. Un paio di situazioni non sono ancora definite
CASERTA (G.G.) – È totalmente inutile esercitarsi in previsioni sulle prossime elezioni regionali relativamente agli scenari maggiori.
Tutto dipende, sul terreno giuridico, dalle reazioni romane al blitz che il governatore De Luca sta attuando per garantirsi un terzo possibile mandato, mentre sul terreno politico da ciò che saranno, di qui a 7-8 mesi, i rapporti tra De Luca, il suo partito ossia il Pd.
Se anche questi dovessero ricomporsi, la Schlein dovrebbe poi convincere un Movimento 5 Stelle in grave crisi di consenso, come hanno dimostrato anche le Regionali della Liguria, a rinunciare al candidato governatore nell’unica Regione in cui, complice il reddito di cittadinanza e la promessa di un ripristino in caso di vittoria elettorale, ritengono di aver diritto a esprimere il candidato alla presidenza della Regione nella presidente della Camera Raffaele Fico e nell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Noi non siamo tanto sprovveduti da correre dietro a stupidaggini come quella che il buon Fulvio Martusciello fa girare su un ipotetico appoggio di Forza Italia ad un possibile cartello elettorale terzopolista di De Luca in quanto solo un demente può pensare seriamente che Forza Italia rompa l’alleanza a livello nazionale e faccia magari cadere anche il governo in quanto un Fulvio Martusciello deluso dal non essere stato designato a candidato governatore del centrodestra porti le insegne ufficiali di Forza Italia al mulino del governatore uscente.
Oggi, dunque, si può parlare solamente delle prime mosse che a livello provinciale i partiti stanno facendo per comporre le proprie liste.
Muovendosi su questo crinale, bisogna stare attenti, però, a non formular previsioni sull’area in cui potrebbero posizionarsi partiti di centro come Azione e Italia Viva.
Ciò per due ordini di motivi, il primo di carattere generale che ci riconduce al ragionamento appena formulato sulle incognite giuridiche del terzo mandato e sul posizionamento delle macro-coalizioni rispetto alle scelte che De Luca farà oppure, al di là delle parole d’ordine pronunciate in questi giorni, non farà.
Diciamo, dunque, che Azione ad esempio comporrà sicuramente una lista nella circoscrizione di Caserta che potrà essere alleata del centrosinistra ufficiale, magari di quello che candiderà un esponente di 5 Stelle alla presidenza della Regione, oppure potrà scegliere di andare con De Luca se questi si dovesse candidare a prescindere dall’impossibilità di farlo col centrosinistra ufficiale, o ancora nel centrodestra, perché no, visto che Azione, seppur meno frequentemente, qualche scelta del genere l’ha già fatta in consultazioni elettorali amministrative.
Dunque l’unica certezza, come si diceva, è la lista a cui sta lavorando il coordinatore regionale Luigi Bosco, che punta a mettere in campo un gruppo di candidati competitivi.
In campo sarà sicuramente l’attuale vicesindaco di Cellole, nonché consigliere provinciale, Giovanni Iovino, che dovrà necessariamente contare sull’appoggio del sindaco di Cellole Guido Di Leone, vicino a Zinzi, ma che però non potrà certo mollare il suo vice in quanto questo comporterebbe sommovimenti, probabilmente letali, nella maggioranza che Di Leone guida da primo cittadino.
Salvatore Aversano è già consigliere regionale. Fu eletto nella lista di 5 Stelle, ma da un po’ di tempo ha lasciato il partito in cui ormai Grillo e Conte litigano ogni giorno e in consiglio regionale ha issato le insegne di Azione. Si chiama Aversano ed è anche di Aversa.
Se non andiamo errati ha sostenuto Matacena alle comunali, ma questo è un altro discorso che magari affronteremo a suo tempo.
In campo per Azione sarà anche Errico Scala, assessore comunale a San Tammaro, nonché figlio di un volto notissimo della politica casertana degli anni ’90 e dei primi anni ‘2000, ossia Raffaele Scala, che di San Tammaro è stato sindaco e che ha ricoperto anche la carica di presidente del consiglio provinciale.
La volta scorsa, se non sbagliamo, Pino Riccio, arcinoto ingegnere di Marcianise, si candidò con Più Europa.
Stavolta sarà in campo con Azione. Luigi Bosco sta lavorando molto anche alla candidatura di Giuseppe Vinciguerra, sindaco di Cervino, mentre è scontata quella di Teresa Ucciero, segretaria provinciale del partito di Calenda qui a Caserta.
Un colpo significativa, ma non ancora definito, sarebbe quello di Anastasia Petrella di Castel Volturno, candidata a sindaco alle ultime elezioni e battuta di poco al ballottaggio dallo zanniniano Pasquale Marrandino.