Famiglia Della Corte-Femiano, serve ancora qualcosa? Un caffè, un dolcetto? Magliocca ne ha assunti due, forse tre, e ora gli ha dato anche un appalto da 380mila euro

8 Giugno 2024 - 21:00

Base d’asta di circa 269mila euro, ribasso del 32%, più i costi fissi non alterabili dall’asta. Ora spiegateci voi se questo non è un sistema

CASERTA/PIGNATARO MAGGIORE – Quando abbiamo cercato, inutilmente, di interporci tra le fameliche intenzioni dei politici che governano oggi l’amministrazione provinciale di Caserta, ossia Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca, e l’orgia clientelare che ha portato all’assunzione di decine e decine di persone, divenute poi centinaia con il meccanismo delle idoneità e delle convenzioni stipulate tra la Provincia e i vari Comuni sotto controllo zanniniano; quando ancora non c’eravamo accorti che a quell’orgia partecipavano personaggi insospettabili come noti magistrati e dirigenti di Polizia, che infilavano dentro ai sempre più pletorici e improduttivi uffici di viale Lamberti, le loro figlie, le loro mogli e chi più ne aveva più ne metteva, focalizzammo l’attenzione su un caso estremo: quello riguardante la famiglia pignatarese Femiano-Della Corte.

L’aria che tirava era quella di un’assunzione di massa. Ai concorsi banditi con il trucchetto del doppio piano di fabbisogno del personale, approvato due volte a 7-8 mesi di distanza, parteciparono, in pratica, quasi tutti i componenti di questo nucleo familiare: Federica Femiano, moglie del costruttore Giovanni Della Corte; Luigi Femiano, fratello di Federica; e Giulia Femiano, sorella di Federica e Luigi, a sua volta cognata del costruttore.

Luigi Femiano fu assunto direttamente; Giulia Femiano entrò tra gli idonei sapendo matematicamente che Magliocca e, se necessario, Giovanni Zannini, l’avrebbero fatta entrare in un Comune che, per tenersi buoni il consigliere regionale di maggioranza più vicino a De Luca e il presidente della Provincia, si sarebbero messi a disposizione.

E così puntualmente è successo: convenzione firmata tra la Provincia e il Comune di San Tammaro, e Giulia Femiano assunta quasi immediatamente, in una condizione logistica finanche migliore del fratello, il quale deve arrivare a Caserta, mentre lei da Pignataro a San Tammaro impiega molto meno tempo.

Di Federica Femiano ci dicono che sta infilata pure lei in qualche elenco di idonei. Non ne abbiamo seguito le tracce, ultimamente, ma se non è stata ancora assunta in un ente laterale alla Provincia, tipo Gisec o Terra di Lavoro, è entrata o entrerà a far parte dell’organico di un Comune.

Finito qui?

Assolutamente no.

Come mostra il documento di avviso di proposta di aggiudicazione che costituisce l’anticamera dell’affidamento ufficiale, l’amministrazione provinciale, in questi giorni, ha assegnato una bella gara, con una base d’asta di 269.149,03 alla Ma.Gi.Ca. (a cui vanno aggiunti 101mila euro di incidenza della manodopera e 10mila di oneri di urbanizzazione, cifre queste non sottoponibili, essendo costi fissi, ad alterazioni del ribasso d’asta), società che fa riferimento a Giovanni Della Corte, di fatto sempre un sostenitore di Giorgio Magliocca, marito di Federica Femiano, come detto cognato dei neo-assunti Luigi e Giulia Femiano.

Il ribasso in aggiudicazione provvisoria è stato pari al 32.2810% (86.877,48 euro), per un importo netto complessivo (centesimo più, centesimo meno) di 182.271,55 euro.

Ci narrano addirittura di un matrimonio di un componente di questa famiglia (della serie “lo abbiamo anche sposato”) officiato da Giorgio Magliocca in persona con tanto di fascia.

Da quello che abbiamo trovato nelle memorie di Facebook, Giovanni Della Corte, in passato, si è anche esposto per Magliocca alle elezioni comunali di Pignataro, anche se il fratello, coniugato con la sorella della presidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, Angela Del Vecchio, ha sostenuto sua moglie candidatasi con Mazzuoccolo, rivale di Magliocca senza alcuna speranza di successo.

La Del Vecchio, ufficialmente, è stata eletta come consigliera di minoranza, ma le sue presenze nell’assise cittadina sono state una, massimo due, in tutti questi anni.

Per garantire tutto questo bendidio a questa famiglia, è chiaro che i Della Corte debbano possedere delle caratteristiche gradite al presidente della Provincia. Perché conoscendo il personaggio, non basterebbe la riacquisita e totale fedeltà politica del Della Corte e dei Della Corte-Femiano per ottenere tanti posti di lavoro e, ora, anche gli appalti.

Ci vuole una caratteristica.

Ai lettori lasciamo l’incombenza di indovinare quale.

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