80 euro per false residenze e carte d’identità. 3 INDAGATI

15 Giugno 2020 - 09:24

CASERTA – Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questa l’accusa nei confronti di un cittadino albanese di 33 anni, residente a Marano in provincia di Napoli, un 63enne dipendente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Marano e un 56enne tunisino residente a Calvizzano, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli Nord ed eseguita dai Carabinieri della compagnia di Marano, ad esito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord. Gli indagati, tra il 2015 e il 2018, avrebbero favorito la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari con il seguente modus operandi: il cittadino straniero che necessitava di regolarizzare la propria posizione si rivolgeva al cittadino albanese che forniva false attestazioni di ospitalità rese da cittadini italiani dietro compenso di 80 euro.

Successivamente si procedeva all’iscrizione anagrafica presso il Comune di Marano di Napoli dove il funzionario dell’anagrafe avviava la pratica per l’iscrizione anagrafica, cui seguiva generalmente il rilascio della carta d’identità, documento che recava l’indicazione di una residenza fittizia. Il cittadino extracomunitario poteva così regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale, ottenendo il permesso di soggiorno oppure il rinnovo dello stesso allegando all’istanza presentata presso l’Ufficio Immigrazione la dichiarazione di residenza protocollata presso il Comune di Marano di Napoli. Nell’ambito dello stesso procedimento risultano denunciate all’autorità giudiziaria numerose persone, in prevalenza cittadini stranieri nonché italiani. L’ordinanza emessa dal gip dispone gli arresti domiciliari per il 33enne albanese, mentre per il 63enne è stata eseguita la misura interdittiva della sospensione temporanea dell’esercizio del pubblico ufficio e per il 56enne il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta. E’ stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo di 123 documenti irregolari, di cui 99 carte d’identità e 24 carte di soggiorno.