ELEZIONI REGIONALI. Nessun mistero: ecco perchè è saltata la candidatura con De Luca della cugina di Antonio Luserta. La sostituta da S.MARIA C.V. Campania Libera “abbondante” di maschi e con la novità D’Aloia

2 Agosto 2020 - 13:09

Pd, le pressioni sul Luigi Munno. La formazione della lista civica che reca il nome del governatore è stata (per ora) completata con la moglie di un noto professionista della città del foro. Il nodo dei 6 maschi. L’opzione Luigi Roma e….

 

CASERTA(g.g.) Quando, nei giorni del presente, si danno per chiuse e sigillate le liste di chi si contenderà un posto in consiglio regionale, avete, cari lettori di CasertaCe, tutto il diritto di essere diffidenti e di assumere quelle notizie, utilizzando le proverbiali molle.

Se, infatti, l’ossatura è fatta e neppure potrebbe essere altrimenti, visto che il termine di presentazione scade fra meno di tre settimane, delle modifiche potrebbero, però, intervenire, negli ultimi giorni, o addirittura, nell’ultima ora. E non è certo per il fatto che dei candidati abbiano già speso quattrini per i loro buffi mega manifesti, incombenti in questi pomeriggi di calore assassino, sulle strade deserte durante le “controre” della nostra provincia, che questi candidati debbano considerare inamovibile il loro status.

Perchè a De Luca, a Masturzi, dall’alto dei sondaggi favorevoli, non gliene frega un tubo di inimicarsi qualcuno. Il governatore si sente, infatti, così forte da ritenere di poter disporre di tutto e di tutti. E d’altronde per lui il buon vivere, l’educazione, non sono mai state delle priorità.

La premessa per dire che anche i nomi che andiamo ad aggiornare stamattina, non vanno considerati tutti inamovibili, soprattutto quelli arrivati alla fine per rimpolpare e completare le liste, in questo vero e proprio assalto alla diligenza, in questo vero e proprio inglorioso e non dignitoso “soccorso al vincitore” che avrebbe sbigottito finanche il grande Ennio Flaiano, cioè chi, con la placida ironia che lo contraddistingueva, coniò questa frase per definire giustamente e fondatamente gli italiani come un popolo di trasformisti e di voltagabbana.

Allora, partiamo dalla lista che reca il nome di De Luca, rinviando di qualche ora gli aggiornamenti sul Pd, visto e considerato che in quel caso, la situazione non si è sostanzialmente modificata rispetto alle 6 candidature già definite di Gennaro Oliviero, Graziano, Lucia Esposito, Annamaria Sadutto, Gerardina Martino e Antonella D’Andrea.

Negli ultimi giorni molta pressione è stata fatta sull’ex sindaco di Macerata Campania Luigi Munno, che sicuramente ha incontrato il figlio di De Luca, non sappiamo se anche il padre. Insomma, nessuna news reale rispetto a ciò che abbiamo scritto ultimamente.

Si diceva della lista De Luca. Gli 8 nomi ci sono. Ora bisognerà capire se i problemini, che, per il momento, sono di abbondanza sofferti dall’altra lista costruita dal governatore, cioè Campania Libera, finiranno per determinare qualche aggiustamento che si scarichi anche sulla lista principale di De Luca.

Giovanni Zannini, consigliere regionale uscente, Giuseppe Razzano di Maddaloni, Roberto Corsale, ex sindaco di Casagiove, il liternese Orlando Zaccariello, presidente del locale comitato del carnevale, su cui abbiamo scritto un articolo serio e costruttivo, sottolineando quella che a nostro avviso rappresenta una grave forma di inopportunità, nel momento in cui l’assessore regionale Sonia Palmeri, anch’essa candidata in questa lista, ha riempito, nel febbraio scorso, i social, della sua visita a Villa Literno proprio nei giorni del carnevale, mettendo, in pratica, un veto sul cospicuo finanziamento, erogato dalla Regione Campania per quella manifestazione, che Orlando Zaccariello ha gestito da presidente.

L’ultimo nome è quello di Luigi Carrino. Non uno sconosciuto, almeno per i lettori di CasertaCe. Di lui abbiamo qualche volta scritto affrontando le vicende del Cira di Capua, di cui è stato dirigente e ne abbiamo scritto anche di riflesso, raccontando le azioni e le opere (pochine in verità) che sua moglie Daniela Borrelli ha prodotto negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di assessore alla cultura al comune di Caserta per volere e nomina di Carlo Marino.

Volendo proprio scavare qualche cosa riguardante Carrino, ci ricordiamo una delle nostre tante esercitazioni goliardiche al tempo in cui saltò fuori l’ipotesi di un utilizzo aerospaziale dell’area Macrico che avrebbe trasformato Caserta in una nuova Tolosa.

Ci scompisciammo dalle risate e poi passammo appresso. Difficile ritenere che Carrino sia stato compulsato da qualcuno. Più probabile che sia stato lui a proporsi e magari qualche ambiente universitario o para universitario deve aver fatto voti (per ora solo voti spirituali di preghiera) affinchè fosse candidato.

Detto della Palmeri, le altre due donne sono l’aversana Federica Turco e una new entry dell’ultim’ora, cioè la sammaritana Annamaria Ferriero, moglie del commercialista Michele Castaldo, già vicesindaco di Giudicianni, ma soprattutto dentro a tante situazioni che collegano, arrivando molto spesso alla copula, il settore privato della sua città e di questa provincia, al sempre accogliente settore pubblico.

Se non ricordiamo male, Castaldo, per un periodo, ha rappresentato Forza Italia nella città del foro. Ora la moglie si candida con De Luca, ma visto come stiamo combinati in Campania sul terreno del trasformismo, non ci metteremo certo a spaccare il capello.

La Ferriero ha sostituito Erminia Luserta, dipendente del centro Morrone, il cui curriculum è stato inviato a Napoli più di un mese fa. Da allora, nessuna risposta è arrivata e dunque la Luserta, cugina diretta del noto imprenditore delle cave Antonio Luserta, divenuto, com’è noto, amico personale di Giovanni Zannini, si è ritenuta libera da ogni impegno e, beata lei, ha prenotato le vacanze.

Quando, nei giorni scorsi, è arrivato l’ok dagli uomini di De Luca, la Luserta non era più disponibile e lo ha comunicato alla struttura elettorale che sta mettendo in piedi le liste del governatore in tutte e 5 le circoscrizioni. Di qui, l’iniziativa di Giovanni Zannini che è riuscito a convincere e coinvolgere Annamaria Ferriero, di cui pure abbiamo scritto in passato e su cui magari potremo scrivere qualcosa di specifico nei prossimi giorni.

 

CAMPANIA LIBERA – Qui persiste il problema del candidato maschio “sovranumerario”. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, sono 6 cioè Rany Pagano, ex sindaco di Casaluce, Roberto Cusano, sindaco di Ruviano, Davide Guida, ex sindaco di Arienzo, Carlo Raucci, ingegnere di Santa Maria Capua Vetere, il sindaco di Frignano, il transfugo Gabriele Piatto, divenuto un pò l’uomo simbolo dell’orgia trasformistica di questa campagna elettorale. Infine, Luigi Roma, che come Piatto, aveva sempre militato a destra, doveva essere candidato nella Lega, salvo abbandonare il partito di Salvini quando in questo è entrato Gianpiero Zinzi, che ha tolto spazio e prospettive di elezione a più di uno.

Ora, ragionando in termini logici, non è che Gabriele Piatto e Luigi Roma attingano da bacini politico-elettorali molto diversi tra loro. Sappiamo del sostegno che altri due uomini della destra e del centrodestra, cioè gli ex parlamentari Gennaro Coronella e Pasquale Giuliano, stanno garantendo a Piatto, per cui non è impossibile che se in questi giorni dovesse arrivare da Napoli un invito a convincere Luigi Roma ad elidere la sua candidatura in quella di Piatto, l’ex senatore di An Coronella potrebbe svolgere un ruolo di persuasione.

Anche in questo caso, tutti i candidati, “si ammazzano” a pubblicare banner digitali che riproducono il loro manifesto ufficiale con tanto di simbolo. Ma il numero resta proibito perchè in 6 dello stesso sesso non potranno mai candidarsi. Bisognerà capire, in questi ultimi giorni, anche le dinamiche che potrebbero riguardare Roberto Cusano, Davide Guida e l’ingegnere Carlo Raucci.

In questo meccanismo popolato da molta roba vecchia, si vive qualche momento di curiosità quando sulla scena si affaccia una mosca bianca, cioè una persona mai sentita nominare nel contesto generale della politica politicante casertana e che si mette in gioco.

E’ il caso di Antonella D’Aloia consigliera comunale di Dragoni che, da qualche giorno, è ufficialmente candidata per Campania Libera.

Nessuna novità sulle altre due donne. Resta pienamente in campo l’ex assessore comunale di Castel Volturno Anastasia Petrella mentre per l’ultimo nome ci sono due o tre opzioni che troveranno una soluzione a strettissimo giro di tempo.