CASERTA. Felicori mi ha querelato per la vicenda buvette-bar Serao. Aspetto in tribunale a braccia aperte il dirigente del cimitero di Bologna

20 Giugno 2018 - 19:02

CASERTA (Gianluigi Guarino) – Ieri, alle 14:47, Mauro Felicori si è aggiunto alla lunga teoria di politici, portaborse, burocrati raccomandati che sono l’unica specie dei querelanti del sottoscritto e di Casertace.

Molti dei giudici che stanno esaminando i miei processi se ne sono accorti.

Un giorno hanno visto il sindaco Petteruti, un altro giorno hanno visto il sindaco di centrodestra Del Gaudio, di partito contrario a quello di Petteruti.

Un altro giorno ancora hanno visto l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro, poi un dirigente nominato dalla politica dell’ospedale di Caserta.

Il giorno dopo un direttore dell’Asl.

E poi, a ranghi sparsi, nani e ballerine, ma comunque espressione del potere politico antidemocratico e chiaramente esplicitato contro gli interessi dei cittadini.

Uno di questi giudici esclamò, dopo quattro o cinque mesi di routine dibattimentale targata Guarino: “Ma cavolo, qualche poveraccio a lei l’ha mai querelata?”. Allargai le braccia e non risposi, perché l’evidenza diventa baldanza e vanità quando viene decorata da inutili parole.

Gli articoli che hanno disturbato Felicori e che lo hanno indotto a presentare querela ai miei danni, stranamente tardiva, segno forse che gli stessi qualcosa hanno detto e qualcosa hanno anticipato, sono quelli sulla strana vicenda della buvette della Reggia di Caserta, dove si sviluppò, in pochi giorni, il siluramento della impresa che ci lavorava, seppur in condizioni di evidente inadempienza, e l’avvento di una nuova impresa.

A Felicori deve essere sfuggito qualche particolare. In quegli articoli non si sviluppavano solamente indiscrezioni sulla possibilità che il bar Serao acquisisse quell’affidamento.

A supporto di quella ipotesi, tra l’altro, c’erano dei dati oggettivi, che in tribunale, dove aspetto l’ex dirigente dei cimiteri di Bologna a braccia aperte, costituiranno un punto importante delle mie tesi, accompagnate e corroborate da un vagone di testimoni che porterò perché raccontino quello che è successo subito dopo l’uscita degli articoli di Casertace e tutto ciò che è successo dal momento in cui una terza impresa si è aggiudicata l’affidamento.

Sarà il procedimento più divertente della mia vita.

E credetemi, avendone attraversati a centinaia, dico che in questo caso ci sono le condizioni per far diventare quel processo un dibattimento storico sul modo in cui il paese, il governo Renzi ha usato la Reggia e la provincia di Caserta per far politica e non certo per far cultura e determinare un vero processo di sviluppo economico.

Vieni Felicori, ti aspetto davanti alla porta del tribunale.