MONNEZZA D’ORO. Appalti truccati per favorire la Termotetti di Luigi Imperadore, riparte a febbraio il processo contro sindaci e amministratori
29 Dicembre 2022 - 18:19
Saltata l’udienza prevista prima di Natale per il procedimento contro gli ex primi cittadini e i pubblici ufficiali accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, corruzione, truffa ai danni di enti pubblici e abuso d’ufficio.
PIEDIMONTE MATESE/ALVIGNANO/CASAGIOVE Un imputato ha invitato un certificato medico e l’udienza è saltata. Tutto rinviato, dunque, al prossImo febbraio per il processo che prese il via dall’inchiesta sui presunti appalti truccati per i rifiuti, assegnati alla Termotetti dai Comuni di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove.
Un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di turbata libertà degli incanti, corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai loro doveri d’ufficio, truffa ai danni di enti pubblici e abuso d’ufficio, tutti compiuti nell’interesse o, comunque, a vantaggio della Termotetti s.a.s. di Luigi Imperadore e di altre società riconducibili al gruppo, colosso imprenditoriale operante in vari settori e in varie regioni d’Italia. Questa l’accusa che portò in carcere o agli arresti domiciliari l’allora presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Alvignano, Angelo Di Costanzo, l’assessore all’ambiente dello stesso comune, Simone Luigi Giannetti, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, l’ex sindaco di Casagiove, Elpidio Russo e il presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, Pietro
La Termotetti, scrissero i magistrati di Santa Maria Capua Vetere, “è riuscita ad aggiudicarsi artatamente, tra il 2013 e il 2015, le gare d’appalto per l’affidamento del servizio d’igiene urbana, nonché, altre commesse pubbliche relative al delicato settore del ciclo integrato dei rifiuti nei Comuni di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove”. E questo grazie a “un collaudato e sofisticato meccanismo fraudolento”,“un vero e proprio mercimonio di commesse pubbliche a fronte della corresponsione di denaro e altre utilità illecite ad amministratori e funzionari pubblici”. In particolare “le procedure di gara” venivano “profondamente contaminate ab origine e in itinere…in modo tale da creare dei veri e proprio “abiti su misura”, confezionati ad arte per valorizzare le caratteristiche e le peculiarità tecniche della società. Il tutto con la connivenza degli amministratori e dei funzionari pubblici direttamente coinvolti nelle procedure stesse o, comunque, collocati ai vertici delle amministrazioni comunali”. In altre parole, accusano i magistrati, “gli amministratori e i funzionari comunali corrotti hanno aderito a un vero e proprio protocollo criminale messo a punto dai vertici imprenditoriali ed operativi dal gruppo Termotetti; protocollo in base al quale, già prima della procedura di gara, la società si è mostrata disposta a concedere, quale corrispettivo dell’affidamento, denaro e altre utilità che spesso hanno riguardato assunzioni o promesse di assunzioni presso la Termotetti o altre società del gruppo, di parenti o amici dei pubblici amministratori”. I giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere stanno analizzando le posizioni dei singoli imputati (alcune delle persone finite nell’inchiesta sono già state giudicate in abbeviato) che sono: Luigi Imperadore, 51 anni di Gioia Sannitica, patron della Termotetti; Francesco Raucci, 45 anni di Caserta; Antonella Tedesco, 39 anni di Gioia Sannitica, titolare della Termotetti; Vincenzo Mario Franco, 63 anni, di Baia e Latina; Domenico Marra, 58 anni di Castel Campagnano; Claudio Del Muto, 65 anni di Piedimonte Matese; Gennaro D’Onofrio, 63 anni di Pomigliano d’Arco; Giuseppe Imperatore, 54 anni di Caserta; Antonio Manca, 63 anni di Caserta; Fabio Menditto, 50 anni di Casagiove; Gaetano Rauso, 63 anni, dirigente del Comune di Casagiove. Vincenzo Cappello; 52 anni, ex sindaco di Piedimonte Matese; Pietro Terreri, 51 anni di Prata Sannita, ex dirigente del Comune di Piedimonte Matese; Ernesto Palermiti, 59 anni di Caserta; Raffaele Macchione, 66 anni di Parete; Antonio Menditto, 48 anni di Pietramelara; Luciano Sorbo, 40 anni di Casapulla; Francesco lavazzi, 50 anni di Caserta, titolare della Impresud; Giuseppe Simonetti, 60 anni di Piedimonte Matese; Angelo Di Costanzo, 55 anni, ex presidente della Provincia di Caserta ed ex sindaco di Alvignano; Simone Luigi Giannetti, 55 anni, ex assessore del Comune di Alvignano.