Mercato azionario: facciamo il punto sull’andamento di Tesla con Mercati24

9 Gennaio 2023 - 16:22

Il titolo Tesla nel 2022 si è indubbiamente palesato come uno dei protagonisti del mercato azionario internazionale, anche se in un’accezione negativa del termine: difatti ad una strepitosa fase post emergenza pandemica, che aveva proiettato la società di Elon Musk nell’olimpo delle grandi stock -con una capitalizzazione di borsa decuplicata la compagnia era entrata nel paniere S&P500-, hanno fatto seguito trimestri molto duri, in cui le quotazioni hanno perso circa il 70% del loro valore dai top assoluti. Ciononostante l’interesse nei confronti del titolo rimane alto, in quanto si ritiene che Tesla abbia tutte le carte in regola per risalire la china e recuperare parte della valorizzazione di mercato già dai prossimi mesi.

Gli esperti di Mercati24.com, portale di riferimento per i piccoli risparmiatori sugli investimenti in borsa, ritengono che sulle recenti performance della casa automobilistica abbia pesato il momentaneo distacco di Musk, troppo assorbito dall’acquisizione di Twitter, per questo motivo la situazione potrebbe rientrare in tempi relativamente brevi.

Come riporta il sito specializzato, è stato lo stesso Ceo di Tesla a intervenire direttamente sulla questione, per ricalibrare il focus dopo le ultime violente discese dei corsi del titolo: con un appello via mail rivolto al personale, secondo fonti CNBC, il tycoon avrebbe esortato i propri dipendenti a non lasciarsi abbattere dal pessimismo, poiché bisogna guardare ai numeri della società nel lungo periodo e la stessa in questo lasso di tempo sarà di sicuro l’azienda di maggior valore a livello globale. Nel frattempo però Tesla, a causa della capitalizzazione

persa, non solo non fa più parte della top ten delle compagnie di maggior valore, ma addirittura ha fatto perdere a Elon Musk lo scettro di uomo più ricco sulla terra.

Tesla: il giudizio di Morgan Stanley

La tesi della redazione di Mercati24.com trova conforto però anche in alcune valutazioni ben più autorevoli: secondo gli analisti di Morgan Stanley, il potenziale upside di Tesla si attesterebbe infatti su un valore di poco inferiore al 100%; la nota banca d’affari avrebbe individuato nelle fattispecie un target price del titolo compreso tra 250 e 330 dollari e attribuisce pertanto il giudizio overweight, sovrappesare in portafoglio. Anche dal punto di vista fondamentale traspare molto ottimismo sulle prospettive delle aziende operanti nel settore della mobilità elettrica, a maggior ragione in riferimento a Tesla che può vantare una comprovata leadership di scala e di costo lungo tutta la catena del valore.

Secondo gli esperti di Mercati24.com una dimostrazione di come la situazione possa evolversi in poco tempo si è avuta in una delle ultime sedute del 2022: l’azione il 28 Dicembre scorso, dopo 7 sessioni di pesanti ribassi, è stata travolta in pochissimo tempo da un violento rally rialzista, un pattern che potrebbe ripresentarsi su ampia scala nel caso partissero le ricoperture sul titolo; gli ottimisti del resto sono convinti che presto alcuni elementi di criticità, che hanno frenato Tesla, potrebbero venir meno.

Tesla e il calo delle vendite sul mercato cinese

La creatura di Elon Musk ha sofferto parecchio il rialzo dei tassi a causa del suo indebitamento, una condizione che potrebbe essere resa meno opprimente da un cambio di guidance della FED o anche un da un semplice ammorbidimento della stretta sul costo del denaro. Allo stesso modo il calo di vendite registrato in Cina, soprattutto a causa dei continui lockdown, potrebbe esser superato con le nuove politiche in ambito sanitario annunciate dal Governo Centrale di Pechino.

Gli analisti che collaborano con il portale specializzato Mercati24.com ritengono che, combinando opportune strategie di investimento su Tesla, si possano ottenere risultati molto interessanti: è sufficiente approntare un’immobilizzazione statica, per puntare sull’apprezzamento dei corsi nel medio e lungo periodo, e proteggere la stessa nel breve termine con operazioni tattiche di copertura che sfruttano con specifiche tecniche le fasi di risk off dell’azione.