SCHIANTO MORTALE. L’ imprenditore 63enne che guidava la BMW, indagato per la morte di Antonio Lubrano e per le lesioni della fidanzata

11 Luglio 2023 - 16:15

Era prevedibile, quasi un atto dovuto su un incidente che deve ancora accertare molti dei suoi dettagli

VITUALZIO/CALVI RISORTA (g.g.) Non poteva essere altrimenti, perchè la Procura della Repubblica, per svolgere la sua attività di inchiesta, doveva indagare come vero e proprio atto dovuto chi si trovava alla guida dell’auto, una Bmw, contro la quale si è schiantato lo scooter T-Max 530 condotto dal povero Antonio Lubrano 18enne perito nel tragico incidente in cui sabato sera, poco prima della mezzanotte è stata coinvolta anche la sua fidanzatina 13enne Sophia M. che versa in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale civile di Caserta.

Sul registro degli indagati, naturalmente con l’ipotesi di reato di omicidio stradale è finito Giovanni D.V., imprenditore di Calvi Risorta, nel settore alimentare, il quale così come abbiamo scritto già domenica usciva con la sua auto dal parcheggio del ristorante lo Scoglio che su trova lungo la statale Appia manovrando, probabilmente, secondo una delle versioni, non necessariamente quella esatta in modo tale da spostarsi sulla corsia opposta assumendo una posizione che avrebbe reso inevitabile l’impatto con il T-Max che sopraggiungeva. ovviamente sono già all’opera gli avvocati. Sia quelli del neo indagato il quale, a quanto pare ha cercato immediatamente di soccorrere i due ragazzi prodigandosi molto nonostante lo choc, ma anche quello della famiglia Lubrano e di quella della 13enne ferita.