Stavano in galera, ma se la spassavano col reddito di cittadinanza. Incastrate 23 persone

28 Luglio 2023 - 10:29

Le vie della frode perpetrata ai danni dello Stato attraverso uno strumento di civiltà applicato in territori inguaribilmente incivili, si stanno dimostrando realmente infinite. L’indagine della Gdf ne ha smascherata un’altra. La cifra indebitamente percepita è di 207mila euro

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Nola, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di
23 soggetti, indebitamente percettori di Reddito di Cittadinanza.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, a seguito di mirate attività investigative
eseguite confrontando le informazioni pervenute dalla Casa Circondariale di Secondigliano con le risultanze
delle

banche dati INPS, hanno riscontrato che 23 soggetti, tra detenuti e componenti del proprio nucleo familiare
in stato detentivo, beneficiavano del contributo, omettendo di dichiarare tale condizione cautelare.

I finanzieri hanno così ricostruito l’indebita percezione del beneficio per oltre 207.000 euro. Le somme sono
state sottoposte a sequestro finalizzato alla confisca.
L’azione della Guardia di Finanza, nell’ambito delle attribuzioni conferite al Corpo in materia di tutela della
spesa pubblica nazionale, è, come noto, finalizzata a garantire il corretto impiego delle risorse e l’accesso ad
agevolazioni e sussidi a favore di coloro che ne siano gli effettivi aventi diritto.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti degli indagati, da ritenersi presunti innocenti in considerazione