TUTTI I NOMI. Vendono pellet online ma è truffa: in 9 rischiano il processo

3 Novembre 2023 - 11:42

A sei indagati è contestato il reato di associazione a delinquere: avrebbero incassato circa 125mila euro

VILLA LITERNO – Vendono pellet ma è truffa. Un meccanismo che avrebbe permesso di accumulare, secondo quanto sostenuto dalla Procura di Napoli nord, circa 125mila euro ai protagonisti dei raggiri avvenuti per lo più su siti internet. In 9 rischiano di finire a processo: Giovanni Diana, 38enne, Francesco Diana 26enne, Tammaro Fedele 35enne, Aniello Puca, 46enne, Raffaele Tamburrino, 35enne, Paolo Celiento, 26enne e Angela De Rosa, 34enne, tutti di Villa Literno.

E poi ancora Luisa Fontana, 24enne di Casapesenna e Teresa Ferrara 45enne di Falciano di Massico. Secondo la Procura di Napoli Nord alla guida di quella che è definita una vera e propria associazione a delinquere sarebbero stati Francesco e Fedele Diana i quale avrebbero reclutato gli intestatari fittizi dei conti su cui far transitare e accreditare i proventi dei raggiri. Ciliento e Diana, ritenuti anche loro intranei all’associazione, avrebbero organizzato la gestione dei siti internet con il compito di gestire i conti on-line mediante utenze telefoniche nelle loro disponibilità all’interno della banda.

Angela di Rosa e Luisa Fontana rispettivamente moglie di Giovanni Diana e di Tammaro Fedele sono accusate di essere intestatarie, consapevolmente, di utenze strumentali alla gestione dei conti e dei siti web usati per i raggiri. Tamburrino e Ferrara rispondono, invece, soltanto di singoli truffe commesse in base alle tesi degli inquirenti in concorso con gli altri indagati e non sono ritenuti intranei all’associazione.

Il pubblico ministero nei giorni scorsi ha notificato ai 9 l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e nei prossimi giorni valuterà se avanzare o meno eventuale richiesta di processo. Ricordiamo che gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a una eventuale sentenza di condanna irrevocabile.