Auto bruciate per avere la casa a prezzi stracciati. Sta per partire processo per titolare di una palestra, la moglie e altri due

18 Febbraio 2024 - 13:09

CAPUA – Fissata l’udienza preliminare per il prossimo 23 febbraio per le quattro persone di Capua arrestate nel mese di luglio scorso, su richiesta della PM Gerardina Cozzolino e a seguito dell’ordinanza firmata del Giudice Daniela Vecchiarelli, accusati di aver fatto parte di un gruppo dedito all’incendio raid incendiario delle auto dei rivali.

Sono accusati a vario titolo di incendio doloso e tentata estorsione Claudio Sinapi, 62 anni, titolare di un palestra; attualmente agli arresti domiciliari; sua moglie, Annamaria Fortino, 52 anni, Renaldo Likaj, 26 anni e Gazmir Shahu, 39 anni, entrambi albanesi, difesi dall’avvocati Paolo Di Furia.

All’origine dell’inchiesta ci sono le minacce al proprietario di un’abitazione da parte dei coniugi Sinapi che si sarebbe poi rivolta ai due albanesi per il raid incendiario. Sono molte le auto incendiate.

Lo scopo era quello di ottenere l’abitazione dei vicini a un prezzo irrisorio rispetto a quello reale. Sinapi e Fortino sono anche accusati di concorso continuato in stalking perché in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, con reiterate ripetute condotte gravemente intimidatrici e con minacce di gravi ed ulteriori ritorsioni reiteratamente rivolti alla famiglia della persona offesa (difesa dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo) con espressioni minacciose del tipo: “Tuo padre non è disposto a vendere la casa, io provvederò a prendere altre strade per terze persone”. VI CONVIENE ANDARE VIA DI QUA! VI CONVIENE ANDARE VIA “A TE CI PENSO IO!”.

Comportamento, secondo l’accusa, capace di cagionare ai vicini e ai loro familiari un grave stato di paura e da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria e dei prossimi congiunti.