OMICIDIO SERENA MOLLICONE. Chiesti 24 anni per l’ex maresciallo casertano, 22 per figlio e moglie

2 Luglio 2024 - 17:59

Serena morì per soffocamento il primo giugno del 2001 nella caserma di Arce. Venne uccisa, secondo l’accusa, dal figlio del maresciallo, Marco, dopo un litigio. Il corpo venne trovato nel bosco di Arce  in un sacchetto di plastica  bloccato con nastro adesivo, su cui poi dopo le indagini, sono state rinvenute le tracce di pezzi di legno della porta della caserma

TEANO – Ventiquattro anni di reclusione per l’ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce Franco Mottola, 22 anni per sua moglie Annamaria e per il figlio Marco. Sono le richieste pronunciate in aula dai sostituti procuratori Francesco Piantoni e Deborah Landolfi, nel corso del processo di secondo grado davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma per l’omicidio della giovane Serena Mollicone, di Arce, uccisa nel 2001

Franco Mottola è “la persona che ha tenuto il comportamento più grave perché era il comandante della stazione dei carabinieri e avrebbe dovuto prendere per primo le iniziative per evitare che questa ragazza morisse” ha detto il sostituto procuratore generale Deborah Landolfi nel corso della requisitoria del processo di secondo grado, davanti alla prima Corte d’Assise d’Appello di Roma.

  “Per Marco e Annamaria Mottola  – ha chiarito – chiediamo 22 anni di reclusione, una pena un po’ più alta del minimo edittale vista la gravità della situazione. Inoltre non hanno mai ammesso le loro responsabilità e non hanno mai collaborato

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Sostituti procuratori: “I Mottola hanno ucciso Serena deliberatamente”

Marco, il figlio dei Mottola, ha messo in pericolo la vita di Serena in un appartamento dove solo i Mottola potevano accedere e avevano l’obbligo di intervenire“, scrivono i sostituti procuratori generali Deborah Landolfi e Francesco Piantoni nella memoria conclusiva. “Entrambi i genitori e lo stesso Marco avevano l’obbligo di garanzia di prestare soccorso alla ragazza che era entrata nell’abitazione di cui solo essi avevano la disponibilità e ciò non hanno fatto, anzi hanno voluto nascondere quanto era successo per evitare conseguenze penali ai danni del figlio. Ma, in questo caso, hanno anche deciso di soffocare la ragazza e quindi di ucciderla deliberatamente, per poi far sparire il corpo ed ogni traccia’’.