CASERTA. Figure storiche della città. Mario Pignataro ed il Quartier Generale Alleato nel ricordo del figlio Giancarlo. Storia di una pergamena…
4 Giugno 2025 - 13:57

Caserta (pm) – Com’è noto, quest’anno cade l’ottantennale della c.d. Resa di Caserta, l’atto di capitolazione delle truppe tedesche firmato alla Reggia il 29 aprile 1945 e che sancì la fine della Seconda guerra mondiale in Italia e che rappresentò il preludio della fine della guerra in Europa.
Per commemorare l’importante ricorrenza, sono state organizzate diverse iniziative rievocative, che hanno riportato l’attenzione sui temi storici legati all’evento.
L’Archivio di Stato casertano ha allestito una pregevole mostra che, aperta sino al 2 settembre, ricostruisce, attraverso fotografie e documenti anche inediti, l’occupazione militare alleata della Reggia, che per quattro anni – dal 1943 al 1946 – fu sede del Quartier generale alleato per il Settore Mediterraneo.
Diversi autori e cultori di storia cittadina sono intervenuti con propri specifici contributi sui riflessi locali di una tale presenza, ad iniziare da Nando Astarita per venire ad Alfredo Manzella. Ed è divenuto di particolare attualità il volume di Giuseppe Montone “Il Palazzo Reale di Caserta come sede del Quartier Generale delle Forze Alleate” edito nel 2021.
Sotto questo riguardo, è significativa la testimonianza che abbiamo raccolto dall’architetto Giancarlo Pignataro, noto in città, oltre che professionalmente, per il suo impegno sociale in seno ad Italia Nostra ed in quanto esponente di una storica famiglia leuciana.
Il professionista ci racconta che il padre, Mario, collaborò, in quella temperie, con il comando americano dal novembre 1943 all’aprile 1945. Per tale sua preziosa attività, il 1° giugno 1945 ricevette dal generale William Donovan, Maggiore Generale Direttore dei Servizi Strategici, un raro attestato di apprezzamento per l’opera svolta “…nella lotta per la liberazione d’Italia” (nelle foto, la prima della pergamena ed in basso dell’attestato relativo).

Aggiunge Pignataro: “… babbo non parlava volentieri di quei 18 mesi, so solo che andava al “Silurificio” di Capua
Ma chi è stato Maro Pignataro per la città e per il casertano? Classe 1923, ha costituito una figura chiave nel Novecento in Terra di Lavoro per il suo impegno civile, politico, sindacale e di studioso. Col nome di Garibaldi, giovane ventenne, partecipò alla Resistenza partigiana, nel mentre – come abbiamo visto – collaborava con i Servizi Strategici Americani. Nel 1945 entrò a far parte del direttivo della Camera del Lavoro di Caserta (e ne divenne Segretario responsabile dal 1958 al 1961). Fu eletto più volte Consigliere Comunale di Caserta (dal 1947 al 1950 e poi, ininterrottamente, dal 1960 al 1980). Quarantenne, si iscrisse nondimeno all’Università di Napoli, e si laureò nel 1970 in Economia e Commercio. Dal 1980 si dedicò alla ricerca e alla scrittura, pubblicando, tra l’altro, quattro libri sulla storia economica provinciale. Nel 2005 vinceva il Premio Beneduce, assegnato ad uno di questi libri, come “miglior studio economico e sociale”. Negli stessi anni collaborò con svariate testate giornalistiche, e nel 2011 ricevette dalla giornalista RAI Carmen Lasorella la targa di “senatore dei giornalisti Caserta”. Suo motivo di giusto vanto è stato sempre la comune militanza e l’amicizia con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano allorché questi fu segretario della federazione di Caserta del PCI dal 1951 al 1957 e poi.
Nel ringraziare Giancarlo Pignataro per la documentazione fornitaci per corredare questo articolo, ci auguriamo che il suo auspicio per una adeguata valorizzazione del “Certificato di Apprezzamento” del padre possa realizzarsi e che altri casertani possano farci conoscere nuove vicende e personaggi cittadini di quel fondamentale periodo storico.
MARIO PIGNATARO MENTRE CONSEGNA UNA SUA PUBBLICAZIONE AL PRESIDENTE NAPOLITANO CON CUI VANTAVA UNA STORICA AMICIZIA

