Militare casertano colpito da tumore dopo la missione. Ma per l’esercito: “nessuna correlazione”
18 Giugno 2025 - 10:16

CASERTA – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha respinto il ricorso presentato da un primo maresciallo dell’Aeronautica Militare di origine casertana, che chiedeva il riconoscimento della propria malattia come dipendente da causa di servizio. L’uomo, in servizio dal 1989, era stato impiegato per sette mesi in Kuwait nel 2017 nell’ambito della missione internazionale “Prima Parthica”.
Dopo il rientro in Italia, il militare ha ricevuto la diagnosi di un tumore allo stomaco dai medici della clinica San Michele di Maddaloni, dopo e si è sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. A partire dal 2018, ha intrapreso un lungo percorso medico, che lo ha portato a ottenere il riconoscimento dell’invalidità totale da parte dell’INPS e a iniziare cure chemioterapiche.
Nel 2019, il militare ha chiesto che la patologia venisse riconosciuta come conseguente all’attività svolta all’estero, avanzando contestualmente richiesta di pensione privilegiata ed equo indennizzo. Tuttavia, dopo lunghe valutazioni da parte delle autorità competenti, tra cui il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la richiesta è stata respinta.
Secondo i periti del Comitato, non vi è alcuna prova scientifica che colleghi la malattia del ricorrente all’attività svolta in Kuwait. Le mansioni espletate erano di natura esclusivamente amministrativa, senza esposizione a sostanze pericolose. Inoltre, il tumore è stato attribuito a fattori multifattoriali come diabete, dislipidemia e stili di vita, piuttosto che a condizioni ambientali o a vaccinazioni effettuate prima della partenza.
Il TAR, dopo aver esaminato la documentazione medica e amministrativa, ha confermato la legittimità della decisione dell’amministrazione. Nella sentenza si legge che non è stato dimostrato un nesso causale sufficiente tra il servizio prestato e l’insorgenza della malattia, e che l’istruttoria svolta è risultata completa e coerente con i criteri scientifici e normativi in vigore.