MARCIANISE. Tempesta nella maggioranza per la frase del sindaco Trombetta nella chat: “Quelli dell’Outlet sono pronti a venire incontro alle nostre esigenze”

24 Giugno 2025 - 20:14

Di fronte a questa affermazione un consigliere di maggioranza si è immediatamente dissociato e cogliendo il significato ambiguo della frase ha risposto che lui non ha alcune esigenze. Ma al di la di questo ci troviamo di fronte all’ennesimo autogol, all’ennesimo atto improvvido di un sindaco  assolutamente lontano da un livello almeno sufficiente di conoscenza di quello che è il valore e di quelli che sono i limiti, le attenzioni, le cautele che la propria funzione definisce come perimetro del suo agire.

MARCIANISE (g.g.) – Non si capisce se si tratti di un aneddoto o di una situazione realmente verificatasi. Certo è che ormai è diventata di dominio pubblico e ne parla tutta Marcianise o, almeno, ne parla la Marcianise politica.

E’ un fatto che sta agitando non poco gli umori della maggioranza che regge le sorti dell’amministrazione del sindaco Antonio Trombetta e di quello che, francamente, stando a ciò che, a livello di amministrazione reale è successo nei due anni e più che vanno dal maggio del 2023 ad oggi, è di fatto il vero sindaco della città ossia Pasquale Salzillo.

Pare che Trombetta abbia scritto in una chat di whatsapp a cui partecipano i consiglieri della maggioranza, di aver incontrato i dirigenti dell’Outlet “La Reggia”. Durante questo incontro Trombetta avrebbe rappresentato loro ciò che agli altri consiglieri della chat ha definito come “le nostre esigenze” espressione francamente infelice perché si presta ad una valutazione non univoca. Le esigenze, infatti, possono riguardare, in maniera più innocente,  la sfera delle procedure amministrative complesse e a nostro avviso molto discutibili che dovrebbero condurre a ciò che l’outlet chiede e vuole ardentemente: costruire, allargare, cementificare ulteriormente e ospitare nuove e lucrose attività commerciali in quella che l’amministrazione comunale definisce una variante al Pua che sta per Piano Urbanistico di Attuazione, ma che a nostro avviso, come abbiamo spiegato in un articolo di qualche tempo fa  su cui ritorneremo nei prossimi giorni, è un nuovo Pua a tutti gli effetti e dunque, come tale, non approvabile con la procedura utilizzata dalla giunta Salzillo-Trombetta. Ma la parola “esigenze” può nascondere anche cose non molto commendevoli ad esempio qualcuno potrebbe pensare che si tratta di assunzioni di raccomandati da parte di componenti della maggioranza o finanche cose tipo super finanziamenti da parte dell’outlet per la festa del Crocifisso o contributi ai poveri finalizzati ad associare questi in maniera clientelare alle future necessità elettorali di Trombetta e compagnia

Ed è questa la sensazione che ha avuto un consigliere comunale partecipante alla chat il quale ha preso immediatamente le distanze dall’affermazione del sindaco chiamandosi fuori da ogni rivendicazione di “esigenze”.

La verità è che Trombetta ne combina una al giorno. Un sindaco non può e non deve incontrare un imprenditore privato in maniera riservata, se incontro ci deve essere, di ciò va informata la popolazione prima ancora che questo avvenga con tanto di definizione dei contenuti dello stesso. E se proprio vogliamo essere precisi l’incontro tra un imprenditore che chiede alla città che lo ospita una forzatura così come la sta chiedendo l’outlet dovrebbe incontrare pubblicamente l’intero consiglio comunale, maggioranza e opposizione in una seduta ovviamente aperta ai cittadini.

Questa è la trasparenza, sindaco Trombetta. Non quella delle esigenze