Assolti due imprenditori di CASAL DI PRINCIPE. Primo caso in Campania in cui le Procure non possono più fare appello nei processi attivati dai Gup

26 Giugno 2025 - 12:35

Erano accusati di reati ambientali e la Procura di Aversa-Napoli Nord non si era arresa alla loro assoluzione in primo grado

CASAL DI PRINCIPE – Un caso giudiziario apparentemente minore, nato da una denuncia della Forestale di Letino per gestione illecita di rifiuti, è diventato terreno per un’importante pronuncia destinata a fare giurisprudenza: la Corte d’Appello di Napoli ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della Procura sulla base del cosiddetto “decreto Nordio”, segnando – con ogni probabilità – uno dei primi precedenti applicativi del nuovo quadro normativo in Campania.

Protagonisti della vicenda due persone: Luigi Cristiano, titolare di una rivendita di pneumatici a Casal di Principe, e Pasquale Diana, imprenditore edile, entrambi difesi dall’avvocato Nando Letizia. Entrambi erano stati denunciati per violazione dell’articolo 256 del D.Lgs. 152/2006 (Testo unico ambientale), rispettivamente per l’accumulo non autorizzato di pneumatici fuori uso e per il deposito di materiali di risulta edilizia.

Il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, ritenendo che mancassero elementi fondamentali – come la precisa quantificazione dei rifiuti contestati – aveva assolto entrambi gli imputati. Secondo la sentenza di primo grado, infatti, l’omessa valutazione della quantità dei rifiuti da parte della Forestale rendeva insussistente il requisito minimo per configurare la violazione amministrativa o penale.

Non soddisfatta dell’esito, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aversa – Napoli Nord, aveva proposto appello, sostenendo che il giudice di primo grado avesse errato nella valutazione della prova e nella interpretazione della soglia di rilevanza della condotta.

Ma in sede d’appello, è stata sollevata una questione determinante: la presunta inappellabilità da parte del PM di una sentenza di assoluzione in casi come quello in esame, in base al Decreto Nordio (D.Lgs. 10 ottobre 2023, n. 150), che tra le varie riforme limita il potere d’impugnazione del pubblico ministero nei reati cosiddetti “minori”, per i quali non è prevista l’udienza preliminare.

La Corte d’Appello di Napoli ha accolto questa eccezione, dichiarando inammissibile il ricorso della Procura e confermando l’assoluzione dei due imputati. Si tratterebbe – secondo fonti legali – della prima sentenza in Campania in cui viene riconosciuta l’inappellabilità delle assoluzioni da parte del PM in base alla riforma Nordio.

Una pronuncia destinata a fare giurisprudenza, che potrebbe aprire la strada ad altre eccezioni simili e modificare in modo significativo l’equilibrio tra accusa e difesa nei processi per reati di minore gravità.