S. MARIA C.V. Che botto per le lampade votive: il Comune in 7 mesi ha intascato 400.000 euro netti. Ma il project financing conviene alla città?

25 Febbraio 2019 - 10:00

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non possiamo applicare automatismi aritmetici per stabilire con precisione quanto il Comune incassa, attualmente, nel corso di un anno, dagli importi dovuti, che i cittadini di S. Maria Capua Vetere, versano per il funzionamento delle lampade votive all’interno del cimitero cittadino.

L’automatismo non c’è, ma i primi dati reali, che emergono dalle 3 determine che pubblichiamo in calce a questo articolo, qualcosa di importante dicono. Qualcosa che il Comune di Santa Maria Capua Vetere non può ignorare, limitandosi solo a contabilizzare le ingenti entrate.

Nel dettaglio, dal giugno al dicembre 2018, cioè nell’arco di 7 mesi gli importi incassati, direttamente dal Comune, è pari alla somma di 489.433,00

Questo è un dato di fatto, poi ce n’è un altro che sfugge alla volatilità delle ipotesi aritmetiche: nel corpo di questi atti amministrativi viene stabilito che di questi 489.433,00 euro, il Comune corrisponde all’impresa GIAT, attuale titolare dei servizi cimiteriali la somma di 88.077,00

Euro

Insomma, un po’ meno del 20% dell’incassato.

Ovviamente, il tempo non si conclude con i 7 mesi rispetto ai quali il Comune ha già presentato ufficialmente i conti. Ma tutte le cifre che vengono dopo sono frutto di supposizione. Magari fondata, ma pur sempre di una supposizione.

Non è possibile, infatti, arrivare alla proiezione della cifra incassata nel classico lasso di tempo di un anno utilizzando una semplice progressione aritmetica, cioè, facendo crescere la circa di 489 mila euro con la stessa media calcolata sui 7 mesi.

Arriveremmo a più di 833.000,00 euro e ad un aggio per l’impresa di circa 150.000,00 euro.

Partendo da questo presupposto, dando per certo il dato che magari i soldi incassati non saranno pari ad 833.000,00 euro all’anno, ma sicuramente saranno superiori ai 489.433,00 euro già incassati, con 400.000,00 euro circa, cioè la somma depurata dalla percentuale riconosciuta alla GIAT, possiamo ora utilizzare questa cifra, diciamo circa 600.000,00 euro, a volerci mantenere bassi, come parametro per paragonare l’attuale regime a quello che si prefigura all’orizzonte con il Project financing di cui il Comune ha già fatto partire le procedure.

Attenendoci all’offerta formalizzata, proprio dalla GIAT srl, il Comune, incasserebbe la somma di 42.500,00 all’anno per 25 anni, con tutte le entrate, riguardanti le lampade votive, riservate all’impresa privata.

Se il discorso si esaurisse qui, ci sarebbe solamente da spedire, domattina, personale specializzato per l’applicazione immediata di un TSO nei confronti del sindaco, della sua Giunta e dei componenti della sua maggioranza.

42500,00 euro all’anno moltiplicato per 25 fa, infatti, 1 milione 62mila e500 euro.

In pratica, a voler mantenersi, ancora una volta bassi, quello che il Comune incasserebbe in circa un anno e mezzo di gestione diretta delle lampade votive.

Ci sarebbe da riunire, immediatamente, le Camere per votare una legge che consentisse alla Corte dei Conte di sciogliere ad horas il Comune di Santa Maria Capua Vetere, con migliaia di cittadini con i forconi sotto palazzo Lucarelli a caccia dello scalpo di Mirra, Leone e compagnia.

Ma la proposta della GIAT non contiene solo l’indicazione di valore del canone fisso annuale, l’impresa si impegnerebbe, infatti a fare: la messa in sicurezza, riqualificazione e gestione innovativa dell’impianto di pubblica illuminazione (attraverso il rifacimento di tutte le linee elettriche, quadri elettrici, impianto di terra, trasformatori, ecc.); gestione del servizio dell’impianto elettrico cimiteriale (lampade votive ordinarie e straordinarie, prevedendo un canone annuo per singola lampada votiva di € 22,00 compreso i.v.a.); riscossione dei canoni derivanti dalla gestione dell’impianto elettrico lampade votive; manutenzione ordinaria e straordinaria (compreso atti vandalici) degli impianti; fornitura e posa in opera di: telecamere e sistema di videosorveglianza; altoparlanti sonori a tromba e impianto di diffusione sonora e cestini per rifiuti; con un  investimento privato € 625.213,60 (per lavori e somme a disposizione dell’amministrazione)

Questo articolo deve terminare qui. Avanti non si può ancora andare. Ma è chiaro che nei prossimi giorni completeremo la lettura della proposta di Project presentata dalla GIAT, andando a valutare, con un sufficiente grado di approssimazione gli altri costi, che pur ci sarebbero a carico del privato.

Siccome siamo gente seria, a differenza di qualche governante di questa città, non ci esprimiamo in termini di valutazioni e di conclusioni che sarebbero affrettati. Ci limitiamo a fornire ai nostri lettori queste preziose cifre reali che riproducono gli incassi già realizzati dal comune e dall’impresa che gestisce i servizi cimiteriali.

D’altronde, siamo ancora in una prima fase del percorso eventuale verso la realizzazione del Project financing. E quella dell’impresa irpina, non sarà, non potrà essere per legge l’unica in campo, perché al di là dell’entusiastica accettazione da parte del Comune dell’offerta presentata, si dovrà fare, comunque, una gara e, difficilmente di fronte ad una ipotesi migliore, potrà essere privilegiato lo schema della GIAT.

Ma le cifre che pubblichiamo oggi pongono un altro problema. Di carattere generale: ma alla città di Santa Maria Capua Vetre, alle sue casse, gestite n nome e per conto di tutti i cittadini dall’attuale amministrazione comunale e dai suoi dirigenti conviene utilizzare lo strumento del project financing o queste cifre, appena illustrate, sono invece largamente sufficienti a garantire, con una gestione diretta, dello stesso Comune, magari con l’utilizzo di gente seria ed efficiente e non dei soliti parassiti e fannulloni, il mantenimento di uno standard di servizio dignitoso e rispettoso di chi il cimitero abita e nel cimitero trova il raccoglimento e il ricordo della propria identità?

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DELIBERA DI GIUNTA

QUI DI SEGUITO LE DETERMINAZIONI PER LA GESTIONE DELLE LAMPADE VOTIVE

DETERMINAZIONE 1

DETERMINAZIONE 2

DETERMINAZIONE 3