Il noto pizzaiolo Franco Pepe diventa cavaliere della Repubblica
15 Aprile 2019 - 19:45
CASERTA – Il 2 giugno Franco Pepe sarà nominato Cavaliere della Repubblica, ed è la prima volta che questa prestigiosa carica al merito viene conferita dal Capo dello Stato Sergio Mattarella ad un pizzaiolo, artigiano del gusto. Ad annunciarlo, in occasione di Foodexp, la kermesse che per tre giorni riunisce a Lecce manager, cuochi e artigiani «visionari» che hanno saputo creare microeconomia in territori rurali, è un emozionatissimo Pepe. «Ho ricevuto comunicazione dal Quirinale – ha precisato Pepe – con una lettera del 18 marzo, che porto sempre con me. Sono e rimango Franco, l’artigiano della pizza ma il progetto che ho creato a Caiazzo, nel Casertano, avrà il riconoscimento del presidente della Repubblica con il conferimento il 2 giugno del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica». Il Quirinale premia così un progetto nato nel 2012 nell’entroterra campano, e che oggi offre lavoro stabile e internazionalità a 40 ragazzi nei vicoli del centro storico di Caiazzo, oggi visitato da appassionati gourmet di tutto il mondo, dagli Emirati Arabi al Giappone. Un turismo di alto profilo, e destagionalizzato.
«Noi – ha precisato il pizzaiolo campano – non chiudiamo mai e non ci stanchiamo mai di raccontare il territorio. Quello che metto nella pizza loro lo possono conoscere, dal casaro al frantoiano, dal produttore di pomodoro alla rete di raccoglitori di albicocche del Vesuvio. Io porto gli amanti della buona tavola e della dieta mediterranea a contatto con i miei fornitori e creo reti di qualità. La nostra rivoluzione non è raccontare storie di cibo, ma la verità del prodotto e l’identità della mia pizza che ora rientra anche in un menu funzionale. La medicina infatti segue con molto interesse il progetto perché la pizza è un alimento che arriva a tutto il popolo, è trasversale ma anche inclusivo e di forte valenza psicologica. La pizza non è un fast food – ha concluso Pepe – ma il cibo che esprime qualità e gioia a prezzi alla portata dei più».