ORE 19:15. MICROSCOPIO CORONAVIRUS. CAMPANIA: De Luca, chi ha rubato i guariti di ieri? DATO NAZIONALE: il contagio è stabile, cosa è successo sul fronte deceduti, ospedalizzati, Terapie intensive…

22 Aprile 2020 - 18:16

Cifre, calcoli e confronti su ricoverati covid ordinari, Rianimazione, persone in quarantena domiciliare. In 24 ore i guariti sfiorano quota 3.000. per l’ennesima volta vi spieghiamo perché occorre non ascoltare e non leggere, anche da alcuni giornali nazionali, dei resoconti completamente sbagliati su questa epidemia

CASERTA (g.g.) – Dopo che nel nostro abituale articolo di questa mattina sui dati del contagio di coronavirus in Campania, ora passiamo ad analizzare le sottocategorie dei positivi nella nostra regione. Già abbiamo scritto (LEGGI QUI) che il totale complessivo di positivi è di 4.185, con aumento di 50 rispetto ai 4.135 di ieri (quando l’incremento era stato di +61), e che il numero dei tamponi analizzati ieri e resi noti e report di oggi è di 2.153,

quindi 300 in meno rispetto a quelli eseguiti lunedì. Il totale di tamponi effettuati in Campania è di 55.701. Stamattina, oltre a ragionare sui dati campani dell’epidemia da coronavirus, abbiamo anche pubblicato la serie degli incrementi e dei decrementi percentuali del contagio dal primo al 21 aprile. E’ venuta fuori una scala che conferma tutte le perplessità che CasertaCe e NapoliCe hanno avuto sul modo, a nostro avviso pedestre, con cui è stata gestita la parte sanitaria, il 100% o quasi della vicenda, nella nostra regione da parte del governatore De Luca e dei suoi collaboratori. Come detto, oltre a ribadire i numeri aggregati, andiamo a dar notizia delle altre cifre.

Passando ai ricoverati nei reparti covid-19 ordinari, rispetto a ieri si sono liberati 9 posti letto, numero che porta il totale a 523. Ieri la riduzione era stata di 54. Da 58 a 53, quindi -5, è il calo dei pazienti che si trovano in terapia intensiva nelle strutture della nostra regione. Qui, giorno per giorno, la nostra proposta di impiantare 3 casinò (l’accento, eventualmente, è facoltativo) prende sempre più piede, perché questo governatore ha speso 12 milioni e 264 mila euro, lo diciamo per l’ennesima volta, dedicati alla Terapia intensiva e che non serviranno ad un tubo, a meno che non vengano convertiti in altre funzioni, ma non se ne parla ancora.

Aumentano di 66, dopo il calo di ieri (-16) invece, contagiati da coronavirus che si trovano in quarantena domiciliare. Per la precisione, 2.422. Dopo il calo di ieri (-73), salgono nuovamente gli attualmente positivi nella nostra regione. Oggi sono 2.995, 49 in più rispetto ai 2.946 di ieri.

dall’inizio dell’epidemia, Regione Campania registra 327 decessi, 10 nella giornata di ieri punto mentre, i guariti sono 860. Un numero molto particolare, dopo l’incredibile +126 registrato lunedì e pubblicato ieri. Infatti, secondo i dati pubblicati dalla protezione civile e ricevuti dalla regione Campania, il numero di guariti è calato di 12 unità. Probabilmente, e non è la prima volta, c’è stato un errore di comunicazione tra Roma e Napoli che ha provocato questo stranissimo dato. Si ripete quindi, il miracolo al contrario già avvenuto dei guariti che prima guariscono e poi non guariscono più. Non prendono di nuovo il virus, semplicemente è sempre quello iniziale. Vedete che ragionamento tortuoso? Come si può non spiegare se non rifugiandosi nel cazzeggio se, per la seconda volta, i guariti si riducono (cosa impossibile) nella nostra regione? Poi, quando parliamo di armata Brancaleone per definire quella cosa messa in piedi da De Luca, esageriamo I casi totali della Regione Campania, come detto in precedenza, sono 4.185.

IL DATO NAZIONALE

Chissà se Paolo Russo e Giovanna Romano, ottimi giornalisti de La Stampa, che quotidiniamante firmano l’articolo sul report della Protezione Civile, capiranno che le quattro operazioni sono insegnate in aritmetica non per sport, ma perché ognuna di queste serve a capire una porzione del mondo, essendo la matematica una materia scientifica, esattamente come la filosofia. E in questo caso, dovendo misurare l’andamento di un’epidemia attraverso il disegno di un diagramma, non bisogna neppure arrivare allo studio delle funzioni direttamente, inversamente proporzionali e via discorrendo. Basta usare una semplice frazione. Perché se uno scrive che i tamponi sono ancora pochi, tant’è vero che quando il loro numero cresce, cresce anche quello dei nuovi contagiati è un discorso; se uno scrive che questa funzione diretta tra i due valori rappresenta una spia, un sintomo non incoraggiante, significa sviluppare un discorso lo stesso valido. Ma se uno scrive, come continuano questi due, come in una lagna, che i nuovi contagi aumentano o diminuiscono in base al loro numero assoluto di giornata, quando ormai siamo al 50esimo giorno di costituzione di quel diagramma epidemiologico, allora Zero Spaccato in aritmetica con conseguente bocciatura in terza elementare. La parola “incremento” non è un vocabolo che annovera dei sinonimi, come tutti quelli che attengono alla matematica, incremento significa una cosa sola. E insieme a questo, il rapporto incrementale significa solo e solo una cosa. Quindi il volume del contagio dal 40esimo giorno della costituzione di quel diagramma deve per scienza essere valutato con una frazione. I 3.370 nuovi positivi di oggi valgono esattamente come i 2.729 e finanche come i 2.256 dell’altro ieri. Ripetiamo, se crescono i contagiati identificabili, in correlazione con i tamponi, e continuano a farlo al cinquantesimo giorno, questa non è una grande notizia, perché rispetto al 5% o poco più, che rappresenta il contagio in questi giorni, rimaniamo stazionati nel pianoro. E soprattutto, ci resta il dubbio che se i tamponi analizzati fossero 63.101 ma centomila, invece di avere 3 mila e passa nuovi positivi ne avremmo oltre 5 mila. Numero che pure il 5% esprime ma insieme a questo anche la preoccupazione che tantissime persone tra quelle contagiate non sono state ancora individuate, correttamente curate ed isolate.

La percentuale odierna è del 5,34%, rispetto al 5,23% di ieri. In pratica, il volume dell’epidemia è cresciuto dello 0,11%. Per cui, i 641 nuovi positivi in più di ieri  rappresentano un dato meramente statistico che, invece, sanitariamente parlando e valutando, vanno utilizzati su un altro terreno, cioè quello degli indicatori.

Complessivamente, dall’inizio del guaio, sono risultati positivi 187.327 persone, con 1.513.521 tamponi analizzati. Attualmente risultano positivi e sono curati dal Servizio sanitario 107.699, cioè 10 in meno, stavolta in numero ridotto rispetto al dato record di ieri che ci aveva abituato bene (-528). Un dato, quello degli attualmente positivi di oggi, questo sì che risente dell’incremento in numeri assoluti dei nuovi contagiati che, dunque, vanno ad incidere concretamente sulla capacità di cura e di assistenza degli ospedali, delle terapie intensive che vi sono allocate e dei medici territoriali che monitorano i positivi in quarantena domiciliare. La relazione tra nuovi positivi e attualmente positivi si forma in base alla somma tra guariti e deceduti giornaliera. Nonostante l’armata Brancaleone campana che segna meno guariti di ieri, oggi questa voce continua nella sua corsa, incrementando questo numero: i guariti 54.543, cioè 2943 in più, che se non ricordiamo male, rappresenta la cifra record, che verrà battuta nei prossimi giorni. I deceduti sono stati 437, cioè meno dei 534 di ieri, con un decremento di 97 unità, non ricordiamo se sia la cifra migliore, per quanto può avere un lato positivo, dall’inizio del picco, che porta il totale a 25.085 decessi.

Passiamo alle colonne gialle, cioè nelle varie categorie dei positivi assistiti: i ricoverati nei reparti covid non di rianimazione sono complessivamente 23.805, -329 rispetto a ieri; 87 sono i ricoverati in meno nelle Terapie Intensive che, dunque, a ieri sera assistevano 2.384 malati gravi da covid, già colpiti da polmonite o pressappoco. In quarantena domiciliare si trovano 81.510 positivi, ben 406 in più rispetto a ieri. Un dato che, ripetiamo, non esprime una valenza necessariamente sfavorevole quando le cifre si alzano.