Accoltella il fidanzato per gelosia, arrestata 27enne
19 Maggio 2023 - 19:11
I fatti sono avvenuti il 15 marzo.
SAN MARCELLINO. Una donna di 27 anni è stata arrestata dalla polizia di Caserta con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del compagno 37enne, avvenuto lo scorso 15 marzo.
In particolare, lo scorso 15 marzo gli agenti del commissariato di Aversa sono intervenuti all’Ospedale Moscati a seguito del ricovero, in prognosi riservata, di un uomo, che presentava profonde ferite da arma da taglio all’addome ed al fianco. L’uomo ha riferito ai poliziotti di essere rimasto vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di extracomunitari, avendo reagito agli apprezzamenti volgari che questi avevano rivolto alla sua compagna, con la quale stava passeggiando sul lungomare di Pozzuoli, aggiungendo che nell’immediatezza si era recato presso il locale nosocomio per le prime cure rifiutando, però, il ricovero. La versione fornita dal giovane non convinceva gli investigatori i cui sospetti venivano confermati allorquando, acquisita la documentazione relativa al primo ricovero a Pozzuoli, rilevavano che i due avevano fornito ai carabinieri una diversa ricostruzione della vicenda, dichiarando che il ferimento era stato causato da un grave sinistro stradale in cui sarebbe stato coinvolto il giovane a San Marcellino, mentre, da solo, era alla guida della sua auto. Solo dopo unnlungo l’asse mediano e che aveva chiesto alla compagna di raggiungerlo per poi accompagnarlo, stranamente, presso il nosocomio napoletano.
Gli immediati riscontri operati dai poliziotti del Commissariato di Aversa consentivano di appurare che nessun incidente si era verificato, nell’orario indicato, lungo quell’arteria stradale. I sospetti venivano ulteriormente alimentati dalla successiva escussione della ragazza che, dopo avere inizialmente confermato la versione dell’incidente, incalzata dagli investigatori, confermava la iniziale ricostruzione dell’aggressione fornita dalla vittima. Ulteriori incongruità emergevano anche dalla ricostruzione delle ore ad essa precedenti, avendo dichiarato che, insieme al compagno, aveva cenato presso un ristorante di Posillipo prima di raggiungere Pozzuoli per una passeggiata. Infatti, attraverso il “Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti” si accertava che la vettura in uso ai due non era mai transitata lungo il percorso indicato per raggiungere la località dove sarebbe avvenuto l’accoltellamento.
A pochi giorni dalle dimissioni dall’ospedale di Aversa, a seguito di un ulteriore aggravamento delle condizioni, per complicanze derivanti dalla ferita subita, che imponevano un nuovo ricovero, la vittima, sollecitata dalle contestazioni dei poliziotti sulla scarsa attendibilità delle dichiarazioni fornite sino ad allora, denunciava la sua fidanzata dichiarando che era stata lei ad accoltellarlo al culmine di una lite dovuta alla gelosia, precisando che l’aggressione era avvenuta, nella notte fra il 14 ed il 15 marzo, nella loro abitazione di Quarto di Napoli a seguito di una ennesima discussione e che nella circostanza la donna lo aveva colpito all’addome con un coltello da cucina con una lama di 30 centimetri, aggiungendo che in passato aveva subito altre violente condotte da parte della compagna.
Tale ricostruzione trovava riscontro nella escussione di alcuni congiunti della vittima ai quali questi aveva confidato la verità sulla dinamica dei fatti. I medici del Pronto Soccorso di Aversa confermavano la gravità del pericolo corso dalla vittima, riferendo che la stessa era giunta presso il nosocomio con una profonda ferita, circa 7 centimetri, alla regione epigastrica che aveva causato una emorragia addominale che imponeva un immediato intervento chirurgico e che le lesioni avevano interessato fegato, stomaco, milza e pancreas.