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Estorsioni, rapine e lotte tra spacciatori tra Lombardia e Campania: Fermati in cinque

22 Maggio 2018 - 12:30

CASERTA (red.cro) – Nella mattinata odierna, in Cellole (CE) e Vergiate (VA), militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca, con il supporto di unità cinefile del Gruppo Guardia di Finanza di Aversa, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica, traevano in arresto cinque soggetti, resisi responsabili a vario titolo, in concorso,
dei reati di spaccio di sostanza stupefacenti, estorsione, rapina, lesioni e minacce, delitti consumati in Cellole
(CE) fra l’ottobre 2017 ed il febbraio 2018.

L’attività d’indagine, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e svolta dai militari della
Stazione Carabinieri di Cellole, ha permesso di disarticolare un gruppo emergente nell’attività di spaccio di
sostanze stupefacenti nel Comune di Cellole. Gli indagati, agendo con particolare spregiudicatezza
nonostante la giovane età, in un breve arco temporale avevano affermato il controllo – anche con
comportamenti violenti – di una “piazza di spaccio”.

Le indagini permettevano di documentare proprio le modalità con le quali i soggetti arrestati avevano
assunto il controllo dell’attività di spaccio di stupefacenti; gli stessi infatti in una “escalation” di violenza che
arrivava a turbare la cittadinanza:

– il 21 ottobre in Cellole effettuavano un vero e proprio “raid punitivo”, introducendosi di notte
nell’abitazione di un “cliente” che si era impossessato di 30 grammi di stupefacente e, sorpresolo nel
sonno, lo percuotevano e minacciavano di morte, estorcendogli del denaro quale corrispettivo dello
stupefacente sottratto;

– il 25/01/2018 ed il 25/02/2018 in Cellole, in due distinte occasioni, aggredivano due soggetti ritenuti
concorrenti nell’illecita attività di spaccio, percuotendoli e causando loro lesioni personali;

– il 13/02/2018, nel corso dei festeggiamenti per il carnevale cellolese, onde dimostrare pubblicamente il
loro ruolo sul territorio, aggredivano per futili motivi un operaio romeno, rapinandolo del portafogli e
causandogli la frattura di un dito.

Tutti gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere (CE) e
Busto Arsizio (VA).