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ASL. Dopo le interdittive antimafia, assunti più di 30 nuovi Oss per la Rsa. Subito tesserati? Giallo sulla presenza di un dirigente Cisl

10 Marzo 2023 - 16:29

Lo scorso 2 marzo la presa in servizio. Abbiamo la sensazione che il Direttore Generale Amedeo Blasotti sia un po’ di manica larga quando di mezzo c’è il sindacato di Nicola Cristiani. Va accertata anche una possibile timbratura effettuata dal Rsu Franco Crisci proprio nel corso di quella mattinata

CASERTA – La vicenda della residenza per anziani di Caserta è delicata al punto da continuare ad essere una sorta di bomba innescata.

Da un lato c’è la triste, tristissima storia dei quasi 50 lavoratori delle cooperative, in prima battuta di quelle appartenenti al consorzio Nestore di Pasquale Capriglione, in seconda battuta della coop. Filipendo del ben noto imprenditore di San Cipriano trapiantato a Lusciano, Bortone, entrambi attinti da interdittiva antimafia; dall’altro lato una fase di internalizzazione del servizio da parte dell’Asl che ha portato allo scorrimento di un paio di graduatorie di idonei ai concorsi per Oss, banditi a suo tempo dall’Università Federico II di Napoli e dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli di Caserta.

Sulla prima questione abbiamo scritto e mostrato tantissimo nelle ultime settimane. Ora è il momento di affrontare la seconda questione: il giorno 2 marzo scorso circa 30 di questi Oss, neo assunti dall’Asl di Caserta per sostituire quelli delle cooperative colpite da interdittiva, si sono presentati al Palazzo della Salute, sede del Distretto 12, quello del capoluogo da cui dipende l’attività della Rsa, per effettuare quella che, in termini tecnici, si chiama “presa di servizio”.

Qualcuno, o meglio più di qualcuno, ha notato la presenza a pochi metri di distanza dagli uffici dove si svolgeva questa operazione, di Franco Crisci, Rsu della Cisl di San Felice a Cancello e a sua volta dipendente dell’Asl dove per un periodo ha diretto la scuola infermieri, successivamente quando questa è stata chiusa è passato al settore Formazione nella sede di via Santa Lucia di Aversa. A che titolo, dunque, il dirigente sindacale Franco Crisci, luogotenente attivo del segretario provinciale Nicola Cristiani, si trovava a Caserta il giorno 2 marzo, a stretto contatto di gomito con i 30 e passa nuovi assunti appartenenti ai ranghi degli Oss, da inviare alla residenza per anziani di via Collecini?

La domanda non è oziosa, né tendenziosa: lì c’erano persone che fino a qualche giorno prima erano disoccupate e che proprio il 2 marzo diventavano formalmente occupate, in una condizione nella quale la tutela o la presunta tutela sindacale diviene una necessità difficilmente eludibile.

Se qualcuno ha avuto da ridire sulla presenza di Franco Crisci ha avuto, dunque, ben ragione di farlo.

Manco a dirlo, proprio nel giorno della presa in servizio dei nuovi Oss, colui che si occupa abitualmente di quello che potremmo definire lo scouting della Cisl, cioè l’attività di arruolamento e acquisizione di nuovi iscritti, si trovava lì.

Qualcuno addirittura afferma che Crisci avrebbe timbrato il suo cartellino di servizio a Caserta, nel Palazzo della Salute, che tutto è eccetto il luogo dove lui svolge la sua attività di dipendente.

Poi, magari, c’è una spiegazione a tutto questo. Per il momento ci limitiamo a valutare come inopportuna quella presenza, in attesa che Franco Crisci, il quale non è un privato cittadino o un sindacalista generico della Cisl, ma il rappresentante di questo sindacato all’interno dell’Asl di Caserta, voglia, se lo riterrà e noi saremo lieti di ospitare una sua nota o uno scritto a firma di Nicola Cristiani, spiegare i motivi per cui il 2 marzo, proprio il 2 marzo, si trovava in quello che per noi era il posto sbagliato nel momento sbagliato, mentre per lui, per Nicola Cristiani e per la Cisl, potrebbe esser stato il posto giusto al momento giusto.