AVERSA. C’è aria di “inguacchio” nella gara dei parcheggi. Domanda al neosindaco Golia: sono stati considerati i costi delle tasse comunali?
14 Giugno 2019 - 16:38
AVERSA – Se è vero che la Stazione Unica Appaltante di Caserta, sciaguratamente ospitata dal Provveditorato alle Opere Pubbliche (un vero e proprio burosauro disorganizzato, una delle più grandi sconfitte di uno Stato che aveva dichiarato di voler sconfiggere attraverso questo organismo le relazioni tra criminalità organizzata e pubblica amministrazione corrotta) ha gestito questa gara assumendone la potestà, è anche vero che questo è avvenuto con un bando e un capitolato d’appalto redatto all’interno degli uffici del Comune normanno.
Ci riferiamo alla delicata aggiudicazione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento.
La prima aggiudicazione alla Terzo Millennio è stata revocata in quanto l’offerta dell’impresa non avrebbe tenuto conto dei costi legati al pagamento delle due tasse comunali Tosap e Tarsu.
In poche parole, quell’offerta è stata considerata incongrua, inapplicabile, impossibile da trasformare in un contratto tra amministrazione comunale di Aversa e impresa fornitrice del servizio.
Revocata la prima aggiudicazione, si è arrivati alla seconda.
Stavolta a vincere è stata la Publiparking di Nino ed Elena Natale.
In pratica si è riproposto un derby classico e veracemente giocato dai due contendenti tra le imprese che hanno partecipato, a suo tempo, anche all’appalto di Caserta capoluogo.
Stavolta la gara è stata aggiudicata alla Publiparking.
Una delle prime cose che il neosindaco Alfonso Golia dovrà verificare se vorrà tradurre in fatti gli impegni presi, anche ieri sera durante il comizio di ringraziamento, su una intransigente tensione verso la trasparenza e la legalizzazione di tutti i procedimenti amministrativi, è se questa aggiudicazione, la seconda, sia avvenuta considerando (come è stato fatto nella prima) il costo delle tasse comunali, una robetta di più di 1 milione e 300mila euro all’anno, che l’impresa dei parcheggi dovrebbe iniettare nelle casse della città.
Perché se è stata considerata questa variabile, bene, ma se non è stata considerata, allora ecco che Alfonso Golia ha subito la possibilità di prendere carta e penna, chiedendo specifici chiarimenti sull’equità dei due procedimenti di aggiudicazione.