AVERSA. Toh, chi si rivede: Gennaro Pitocchi felice per la nomina del suo architetto preferito, Davide Vargas, vicecapo del Puc. Ricordate Stabile e Sagliocco?

25 Febbraio 2022 - 13:42

La maggioranza che ha detto sì all’assessore Marco Villano, ha inflitto un altro colpo alla memoria del politico scomparso qualche anno fa. Ed è inutile che protestiate, perchè tra i simbolici accoltellatori di queste idi di marzo anticipate di 20 giorni, ci sono il fratello Luciano Sagliocco, il nipote Francesco Sagliocco assessore assieme a Villano e Federica Turco consigliera comunale. Pensando che il buon Peppino cadde proprio perchè tenne duro su questo nome che Stabile voleva fortemente, c’è veramente da rimanere spoetizzati, in un posto però in cui anche la prosa rappresenta una grande sconosciuta

 

AVERSA(Gianluigi Guarino) Eh già, perchè volendo raccontare seriamente, indirizzando i propri sforzi professionali alla realizzazione di un articolo intellettualmente onesto e possibilmente autentico, relativo alle questioni di oggi, bisogna conoscere bene quelle di ieri.

E’ la vecchia regola degli storici che volendo portare l’acqua al proprio mulino, volendo valorizzare la meravigliosa materia di cui si occupano, evidenziano l’esistenza di un trait d’union, di una traccia, di una filiera morale ma anche materiale, tra il passato e il presente.

Quante volte avete letto, in questo giornale, la cronaca della misera e miserabile seduta del consiglio comunale di Aversa, che portò alla caduta dell’allora sindaco Giuseppe Sagliocco, quando gli rimanevano solo poche settimane da vivere? I più attenti l’hanno letta decine di volte, i più distratti meno, ma comunque, almeno una volta, l’hanno letta in tanti.

Torniamo spesso su quella vicenda perchè secondo noi è un reale paradigma della slealtà umana, ancor prima che politica. Tra tutti quelli che, nel momento della grave malattia, girarono le spalle al povero Peppino Sagliocco, ci fu senza ombra di dubbio l’allora preisente del consiglio comunale Giuseppe Stabile, fratello di Salvatore Stabile, leader dell’inquietante sindacato della sanità Fials, e zio di Antonio Stabile, arrestato nell’ambito dell’arcinota indagine condotta dalla procura della repubblica di Aversa-Napoli nord e oggi sotto processo, proprio per la possibilità che ha avuto di incidere su operazioni economiche del dipartimento di Salute Mentale di cui era dipendente, in quanto figlio di Salvatore Stabile, in quanto figlio di uno che controllava, attraverso il suo sindacato, tante, ma proprio tante cose.

Quello che ci colpì durante le ore concitate della mattinata dell’infamia, non fu tanto il fatto che Giuseppe Stabile, che presidente del consiglio comunale ci era diventato grazie alla volontà del sindaco Sagliocco, avesse deciso di non votare il bilancio, bensì il modo con cui ciò avvenne. Non è che si alzò in aula e con un intervento serio e composto spiegò e motivò le sue ragioni a viso aperto, come sarebbe stato giusto fare, ma si allontanò alla chetichella dopo aver accusato un provvidenziale mal di pancia.

Nei giorni succcessivi, quando Sagliocco era caduto proprio per la mancata approvazione del bilancio, approfondimmo meglio i fatti. Ci dissero, e la circostanza diventò di dominio comune, mai smentita da Stabile, che il motivo per cui questi, ripetiamo, senza esporsi e senza metterci lealmente la faccia in consiglio comunale, votò contro il bilancio, riguardava il mancato riscontro, d parte del sindaco, della sua richiesta di un inserimento dell’architetto Davide Vargas, all’interno dell’ufficio tecnico comunale.

E per forza, il buon Peppino si opponeva. Lui, negli ultimi anni della sua vita, aveva profondamente rivisto il suo modo di far politica e diventò un preziosissimo confidente di chi scrive per la comprensione delle trame imprenditoriali legate al patto scellerato esistente tra la politica e le burocrazie comunali. Fu in quella circostanza che appresi, scrivendolo poi in un articolo, che Filippo Vargas era l’architetto preferito da mister Gennaro Pitocchi, il quale può anche essersela cavata sempre su tante cose, ma resta uno che, strettamente imparentato con personaggi di vertice del clan dei casalesi, leggi Michele Zagaria, ha letteralmente dominato il sistema dei lavori pubblici in tutti i comuni in cui è andato a svolgere la funzione di dirigente. Peppino Sagliocco non volle Davide Vargas perchè riteneva che fosse, a torto o a ragione, una propaggine professionale di Pitocchi, con il quale non voleva più avere a che fare.

Vargas ce lo siamo ritrovati poi a Teverola. Manco a dirlo, nell’ufficio tecnico del comune che in quei giorni era tornato sotto lo stretto controllo dell’ex sindaco Biagio Lusini, che aveva trasformato il sindaco pro tempore Barbato in una sorta di autista. E così abbiamo scritto che Davide Vargas si andava ad inserire in un contesto, quello di Teverola, in cui il peso specifico di Lusini cresceva e contempoanemate assumeva forza e influenza Gennaro Pitocchi che intanto si era messo in pensione, ma era vivo e vegeto, super attivo dal suo studio professionale di san Marcellino, da dove dispensava e dispensa consigli agli imprenditori che stima maggiormente, a partire da Ferdinando canciello.

Nessuno ha mai messo in discussione le qualità professionali di Davide Vargas, il quale però nasce come architetto specializzato negli arredi di design, come scritto testualmente nel suo curriculum, da noi pubblicato a suo tempo. Per tutto ciò che riguarda la materia urbanistica, il terreno di ispirazione di Vargas è quello di Gennaro Pitocchi.

Questo non è un reato, per carità. Ma oggi, nel momento in cui Vargas viene nominato assistente al Rup nella redazione del Puc di Aversa, non possiamo sottrarci dal definire, dal declinare le coordinate che danno rilievo alle sue esperienze professionali che l’hanno portato, se non ci sbagliamo, anche nell’ufficio tecnico del comune di Trentola Ducenta, che si trova a pochi metri dallo studio di Gennaro Pitocchi, visto e considerato che San Marcellino e Trentola sono due comuni territorialmente unitari, senza soluzione di continuità tra i due centri abitati.

Non sappiamo se Giuseppe Stabile, oggi consigliere comunale di minoranza per modo di dire, dopo aver corso per l’ennesima volta per la carica di sindaco, grazie al volere di Luigi Cesaro detto Giggino a purpetta, sia contento o meno della nomina di Vargas. Non sappiamo se ci ha messo pure lui lo zampino. Mentre sappiamo che la nomina è arrivata grazie al voler edel super assessore Marco Villano, com’è noto, un fedelissimo di Stefano Graziano, e com’è noto, grande amico di alcuni imprenditori, Pozzi e Yari Cecere, ma non solo (CLIKKA E LEGGI) che sicuramente guardano con molta attenzione e, a questo punto, con non infondate speranze, alla redazione e all’approvazione del nuovo Puc di Aversa.