CAMORRA A SAN CIPRIANO. In 9 rinviati a giudizio. Ecco il destino del fratello di Antonio Iovine o’ninno. TUTTI I NOMI

18 Febbraio 2019 - 08:48

SAN CIPRIANO(ti.pa) E’ appena terminata l’udienza preliminare dinanzi al tribunale di Napoli per alcuni esponenti del clan dei Casalesi, gruppi Iovine e Venosa. Si tratta di uno stralcio di un’inchiesta del 2012, nella quale gli imputati erano indagati a piede libero. Sono accusati di estorsioni a noti imprenditori di San Cipriano, dai quali hanno ottenuto, secondo l’accusa, anche 50 mila euro come tangente.

Tra gli imputati c’è anche Giuseppe Iovine, fratello del pentito Antonio detto o’ninno. L’imputato si trova attualmente sotto protezione, come tutti i congiunti di o’ninno. Tutti hanno scelto il rito abbreviato tranne l’appena citato Giuseppe Iovine e Antonio Di Somma (i quali, saranno rinviati a giudizio) e dunque saranno processati probabilmente al tribunale di Santa Maria Capua Vetere dato che, all’epoca dei fatti, quello di Aversa-Napoli nord non era ancora esistente. Il processo con rito abbreviato, come capita con tutti quelli istruiti dalla Dda, si terrà a Napoli, al cospetto di un gup.

Al riguardo, hanno scelto il rito alternativo che celebrerà la sua prima delle poche udienze previste, nel maggio prossimo, Maria Ruggiero, Marco Di Somma, Oreste Reccia, Salvatore e Umberto Venosa, Nicola Fedele e Antonio Baldascini.

Nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Caterino, Domenico Della Gatta, Angelo Raucci.

Numerosi gli episodi estorsivi emersi che non solo hanno evidenziato la determinazione a delinquere degli arrestati ma anche i consistenti interessi economici di questo gruppo.