CAMORRA & CAVALLI DI RITORNO. Noto dentista casertano indagato

CASAL DI PRINCIPE – Non è chiaro, leggendo i passi dedicati alla vicenda nell’ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Napoli, se il medico abbia chiesto o meno l’intervento di Mario De Luca, arrestato ieri insieme ad altre nove persone, perché ritenuto a capo di un gruppo criminale dedito alle estorsioni tra Marcianise, Castel Volturno, Casal di Principe e dintorni.

Non è stata messa nero su bianco questa domanda di supporto, ma comunque resta il fatto che il dentista Nicola Di Bona, originario di San Cipriano d’Aversa, ora si trova indagato dalla Dda di Napoli per il reato di estorsione in concorso, reato aggravato dal fine di agevolare un’associazione mafiosa, nel caso specifico il gruppo di De Luca ex uomo di fiducia di Antonio Iovine O’Ninno.

Al dentista era stata rubata la sua Renault Capture all’interno del centro commerciale Auchan di Giugliano in Campania nel 2017. Il dentista fu avvicinato da un uomo per farsi consegnare la somma di tremila euro come cavallo di ritorno.

I soldi furono consegnati a Daniele Fanfarillo, il quale, però, successivamente, si trovò dinanzi Alessandro Pavone e Mario De Luca che si erano definiti come “amici del dottore“. Facendo peso sulla potenza criminale di De Luca, costrinsero Fanfarillo a prelevare da uno sportello delle Poste 500

“Ora devi avere a che fare anche con noi“. Avrebbe detto così Mario De Luca a Fanfarillo, facendosi consegnare altri 150 euro.

L’esattore del cavallo di ritorno successivamente fu portato a Castel Volturno da Mario De Luca e dal cugino Mario Raffaele, i quali gli ribadirono che “il denaro doveva essere consegnato al dottore e che se la sarebbero vista a Casale“.

Altri 850 euro, poi, furono prelevati da Fanfarillo e consegnati ai due De Luca.

I NOMI DI ARRESTATI E INDAGATI

I 5 arrestati in carcere sono: Mario e Mario Raffaele De Luca rispettivamente 54 e 41 anni. Sempre in carcere Giovanni Improda, 50 anni di Teverola in un primo tempo pentito e poi autore di una clamorosa marcia indietro; Antonio Barbato 47 anni e Vincenzo Chiarolanza, di Villa Literno, anche lui 47enne.

Ai domiciliari vanno Antonio De Luca, 46 anni, Antonio Chiacchio 51 anni di Teverola. Su Chiacchio, quando poi andremo ad analizzare bene i contenuti dell’ordinanza avremo qualcosa di importante da scrivere su certe sue attività svolte sulla piazza di Teverola che probabilmente non sono state ancora focalizzate con i riscontri adeguati e quindi non sono presenti nel corpo di questo documento giudiziario. Ai domiciliari vanno anche Carmine Lucca 53 anni, Antonio Palumbo, 36 anni e il 35enne Alessandro Pavone.

Veniamo ora all’elenco dei 12 indagati che non hanno subito, per questa indagine, alcun provvedimento di limitazione della loro libertà personale ma che per l’appunto sono nell’indagine e dunque rischiano che la Dda chieda anche per loro il rinvio a giudizio: del 27 enne Camillo Belforte e del 48enne Achille Piccolo, entrambi, naturalmente, marcianisani abbiamo già scritto all’inizio di questo articolo e in un altro servizio pubblicato in rete stamattina e richiamato in link.

Rimangono dunque 10: Antonio Barbato 47 anni, Nunzio Chiariello, addirittura 76enne che dovrebbe risiedere in un comune del napoletano essendo nato a Sant’Anastasia. E ancora, Daniele Coronella 49 anni di Casal di Principe, Gennaro Celentano che potrebbe essere napoletano anche se l’ordinanza contiene solamente il luogo di nascita e non di residenza, mentre è sicuro il fatto che nel prossimo luglio Celentano compirà 39 anni. L’elenco prosegue con l’altro probabile napoletano Mario Curtiello che il 12 maggio scorso ha compiuto 41 anni; Carlo Del Vecchio nato a San Cipriano e che lo scorso 11 maggi ha compiuto 66 anni; Nicola Di Bona 54 anni, Sergio Iannicelli, forse, sempre per i motivi appena spiegati, anche lui napoletano, di anni 30; Umberto Loreto 53 anni; Giacomo Terracciano 72 anni nato ad Afragola. L’elenco si chiude con l’unica donna indagata, Felicia Dello Margio, nata ad Aversa e che nel prossimo agosto compirà 48 anni.