CASERTA. CARLO MARINO PIANGE MISERIA. Non guadagna come avvocato e chiede al comune di pagargli i contributi. E l’anno prossimo avrà uno stipendio da quasi 9 mila euro al mese

29 Maggio 2022 - 13:32

CASERTA – Secondo quanto previsto dal Testo unico sugli enti locali nell’articolo 86, commi 1 e 2, un’amministrazione locale, in questo caso quella di Caserta, prevede a proprio carico il versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi per i sindaci, una tra le cariche che possono usufruire di questa possibilità.

Questa l’operazione che avrebbe richiesto l’assessore al bilancio del comune di Caserta Gerardina Martino alla Cassa forense dell’Ordine degli avvocati, organismo professionale al quale iscritto il sindaco Carlo Marino, in qualità di legale.

Per quanto riguarda questo pagamento delle quote contributive all’Ordine degli avvocati a favore del primo cittadino da parte del comune, la cassa forense ha chiesto, però, alla stessa Martino la

dichiarazione di totale astensione dall’attività professionale del sindaco, necessaria perché a pagare non sia Marino, bensì il comune.

Si specifica, del documento emesso dalla Cassa forense, che in caso di presenza di attività professionale compiuta da Marino, l’obbligo contributivo resta in capo al professionista, cioè in questo caso, al primo cittadino del comune di Caserta.

Attenzione, non si tratta di un’operazione obbligatoria quella relativa al pagamento dei contributi da parte del comune.

E’ infatti una richiesta legata alla dichiarazione del sindaco Carlo Marino di non esercitazione dell’attività lavorativa, situazione che permette al primo cittadino di risparmiare i soldi previsti dai contributi e inserirli tra i pagamenti e i debiti del comune di Caserta.

Quindi, sia chiaro che non c’è nulla di illegittimo, però un primo cittadino che il 2021 guadagnerà lordi circa 5 mila euro, che diventeranno quasi 10 mila nel 2024

, potrebbe almeno pagarsi autonomamente i contributi previdenziali, in considerazione del fatto che gestisce una città in una conclamata situazione di dissesto economico, che vede tra i responsabili anche Marino stesso, in qualità amministratore della città alternativamente negli ultimi 20 e passa anni.