CASERTA. Catello Maresca diserta (ringraziando il cielo) il convegno sulla legalità del Consorzio Idrico

27 Settembre 2018 - 16:44

CASERTA – (g.g.) Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che Catello Maresca, magistrato di punta della Dda di Napoli, che sta lasciando dopo aver contribuito a sgominare il clan dei casalesi e dopo aver dato la caccia, una caccia irriducibile a Michele Zagaria, l’ormai ex primula rossa di Casapesenna, non si sia certo lasciato condizionare da un piccolo giornale di provincia, qual è CasertaCe, nella sua decisione di non partecipare, oggi pomeriggio al convegno sulla legalità (roba da piazzarci 32 faccine che si scompisciano dalle risate), dal Consorzio Idrico di Terra di Lavoro.

Probabilmente Maresca sarebbe andato qualora il titolo del convegno fosse stato il seguente: “Legalità e Consorzio Idrico: come venire a capo dell’ossimoro“.

Scherzi a parte, Maresca, che era stato sbandierato da quelli del Consorzio, cioè dai vari De Biasio, Sorrentino, il sanfeliciano Palmieri, quello di San Marcellino, ….ah sì, Anacleto Colombiano e compagnia, quale prova provata della limpidezza della gestione consortile. Maresca non si è fatto condizionare. Possibile pure che abbia avuto un impegno, come diplomaticamente avrà fatto sapere. Ma la speranza è che, magari dopo che qualcuno gliel’ha segnalato, abbia letto, non diciamo tutti e 9, ma almeno 2 o 3 degli articoli che in questi ultimi mesi, abbiamo dedicato alle malefatte del Consorzio Idrico.

Questo perchè magari Maresca potrebbe sottolineare a qualche collega che di fronte a dichiarazioni, come quelle fatte dal presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, non è che si può star lì più di tanto a riflettere sull’esistenza o meno delle condizioni per esercitare l’azione penale.

Ma questa è un’altra storia. Forse siamo stati solo fortunati, ma oggi possiamo dare un sospiro di sollievo per l’assenza di un simbolo vivido della legalità in un luogo che ne rappresenta l’antitesi.