CASERTA. Questi qua veramente pensano di poter prendere per culo un’intera città. Oplà, compare dal nulla la determina sulla gara annullata da Iovino

25 Ottobre 2018 - 17:59

CASERTA (g.g.) – Non esiste un giorno del calendario in cui noi non dedichiamo almeno una mezz’ora alla consultazione e al controllo dell’Albo pretorio del comune di Caserta. Soprattutto in questi ultimi mesi siamo stati sempre vigili dato che denunciavamo questa vicenda a dir poco oscura, per verificare la pubblicazione di quella che abbiamo definito la determina della vergogna, una determina non determina.

La storia è ben conosciuta dai nostri lettori. In un giorno, tre persone, l’allora dirigente dell’area dei Servizi sociali del comune di Caserta, Marcello Iovino, il primo collaboratore, una sorte di capo di gabinetto, Gianfranco Natale e un terzo componente ci sembra l’ex dirigente, ora al comune di Marcianise Alessandro Cappuccio, aprirono le buste contenenti le offerte economiche della gara che avrebbe dovuto aggiudicare il servizio di affiancamento dell’ufficio di piano per l’attuazione dei prorgrammi sociali, finanziati dalla ricchissima legge regionale 328, dell’Ambito di cui Caserta è comune capofila e che comprende anche Casagiove, San Nicola la Strada e Castel Morrone.

La nostra linea del fronte, la nostra dura contestazione ha riguardato la mancata pubblicazione della determina che avrebbe dovuto contenere i motivi per cui quella gara, dopo l’apertura e la visione delle offerte economiche, era stata annullata, con la conseguenza di determinare le condizioni per un affidamento diretto e per una prima proroga. E non c’è stato un solo giorno, uno solo, in cui non abbiamo controllato certosinamente tutte le aree dell’Albo pretorio online, finanche quelle che non comprendono la pubblicazione delle determine, perché abbiamo contemplato anche l’ipotesi di un errore nel posizionamento. Niente, niente di niente.

La determina è comparsa due o tre giorni fa ed è datata luglio. In poche parole Iovino se dovesse essere interpellato da qualche autorità rispetto a questa cosa, dichiarerà e non potrà dichiarare altrimenti perché in caso contrario incrocerebbe guai, che lui la determina l’ha fatta a luglio e l’ha pubblicata nei termini previsti dalla legge.

Noi, naturalmente, la pensiamo molto diversamente e riteniamo che le cose siano andate in maniera differente. Noi al di là di questo non possiamo andare. E lo dobbiamo accettare con umana rassegnazione. Da cittadini e da giornalisti dobbiamo cristianamente rassegnarci al fatto che questi comportamenti non solo non troveranno riscontro in un’indagine giudiziaria come sarebbe doveroso, ma rimarranno lettera morta. Chi queste cose non le ha fatte ma le ha viste fare nel comune di Caserta si sentirà autorizzato, un domani, nel momento in cui andrà ad occupare una poltrona di dirigente, ma anche di sindaco o di assessore, a farlo anch’esso. D’altronde, se tutto ciò è avvenuto e alal fine questi comportamenti hanno vinto, hanno prevalso, sonoriusciti a detrminare vantaggi, redditi, guadagni, senza avere il problema di confrontarsi con il discrimine della legalità e dell’illegalità, perché non ripeterli e riapplicarli?

Come dire, l’instaurazione di un regime destinato a durare nei secoli e fondato quantomeno, a dir poco, sulla rigorosa pratica dell’aggiramento della legge.

 

LA DETERMINA PUBBLICATA TRE MESI DOPO