CASERTA. Uranio impoverito: 600mila euro alla famiglia del luogotenente dell’Esercito morto di cancro a soli 58 anni

22 Febbraio 2023 - 19:02

Il ministero della Difesa dovrà risarcire con 600 mila euro la famiglia del militare casertano Leopoldo Di Vico, deceduto nel marzo 2015, a soli 58 anni, dopo una lunga malattia contro il cancro sviluppata in seguito all’esposizione all’amianto e ad altri cancerogeni. Lo ha deciso il tribunale di Roma e a renderlo noto l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona).

Di Vico, come spiega l’Ansa, era un luogotenente dell’Esercito Italiano, meccanico dei mezzi blindati e corazzati del Battaglione Meccanizzato Granatieri di Sardegna, impiegato anche nelle missioni in Albania e Kosovo.
Il ministero aveva negato il riconoscimento della causa di servizio e lo status di vittima del dovere, giunto solo dopo la sua morte a seguito di un contenzioso giudiziario.
“Finalmente arriva la condanna anche al risarcimento del danno”, commenta l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, che ha seguito personalmente la vicenda del luogotenente Di Vico, “questo però non riporterà Leopoldo alla sua famiglia”. Bonanni ricorda che Di Vico è “una delle tante della sindrome dei Balcani.
L’associazione da anni denuncia i rischi legati all’uranio impoverito, alle radiazioni e alle nanoparticelle che ne conseguono che hanno provocato non meno di 400 decessi solo per tumori emolinfopoietici tra tutti coloro che sono stati impiegati nelle missioni all’estero”.