Chiede di non fumare nella metro e lo massacrano di botte. Confermata la condanna per 3 ragazzi casertani

18 Maggio 2020 - 16:00

CASERTA – E’ stata resa nota pochi giorni fa la sentenza della corte di Cassazione per i tre ragazzi che massacrarono di botte Maurizio Di Francescantonio, 37 anni, sulla linea B della metro di Roma il 18 settembre 2016. L’uomo fu picchiato con calci e pugni sotto gli occhi della madre, anche lei colpita dal gruppo, perché aveva chiesto ai tre di rispettare il divieto di fumo. Anche la donna rimediò dei colpi nella colluttazione per difendere il figlio dalla violenza dei tre casertani.

I tre, all’epoca neanche trentenni, sono stati condannati in primo grado, con sentenza alleviata in corte di Appello. Il giudice della seconda istanza al tribunale di Roma ha condannato Antonio Senneca a 13 anni e 9 mesi, mentre Luigi Riccitiello, l’uomo che per primo colpì il 37enne, e Gennaro Riccitiello sono stati condannati entrambi a 10 anni di reclusione. I tre hanno fatto ricorso contro questa decisione in Cassazione, per chiedere il rinvio o l’annullamento della condanna.

Una parte della la linea difensiva dei due Riccitiello e di Senneca si è basata sulla mancanza dell’intenzionalità dell’aggressione, scoppiata e terminata in pochi secondi. Inoltre, come si può leggere nella parte dedicata al ricorso di Antonio Senneca, secondo uno dei suoi legali l’azione violenta era stata realizzata con modalità repentine, senza utilizzo di armi e non

aveva mai determinato l’insorgenza di pericolo di vita per la vittima, cui, al pronto soccorso, era stato attribuito il così detto codice giallo. Per quanto riguarda la tesi difensiva di Luigi Riccitiello, è vero che aveva colpito per primo Di Francescantonio, ma sarebbe intervenuto per bloccare l’aggressione di Senneca.

Tutto ciò, però non è servito poiché la corte di Cassazione nella sentenza, che poi leggere cliccando qui in basso, ha dichiarato inammissibili i ricorsi, confermando la decisione della corte di Appello, e condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali.

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