CLAN BIDOGNETTI. “Faceva affari con armi e droga insieme a clan di Roma”. Così Antonio Lanza ha cacciato dalla sua zona Vincenzo Di Caterino

23 Aprile 2023 - 17:22

in foto, gianluca bidognetti, vincenzo di caterino, antonio lanza

Una decisione chiaramente presa dopo averne parlato con Gianluca Bidognetti, divenuto capo del gruppo per diretta volontà di suo padre Francesco, “Cicciott ‘e mezzanotte

CASAL DI PRINCIPE – Dal mese di febbraio è divenuto ufficialmente un collaboratore di giustizia, Antonio Lanza, esponente della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, arrestato nel mese di novembre 2022 a seguito di un’ordinanza richiesta dalla Dda di Napoli e frutto a sua volta di un’indagine compiuta dai carabinieri del Reparto investigativo del Gruppo di Aversa, grazie alla quale è stato pesantemente disarticolato il gruppo, coordinato dal carcere da Gianluca Bidognetti, figlio dello storico capoclan Francesco Bidognetti, detto Cicciotto e mezanott’.

Antonio Lanza era uno degli uomini sul campo, uno di quelli specializzati in estorsioni che si risolvevano soprattutto nell’area di azione di Castelvolturno, storico feudo Bidognetti.

Lanza, parlando al pubblico ministero Maurizio Giordano di Vincenzo Di Caterino, alias ‘o piattaro, ha segnalato di un rapporto tra il clan dei Casalesi, specificatamente la fazione Bidognetti, il clan romano degli Spada.“Di Caterino è un affiliato degli Schiavone e si occupava di droga e armi per loro. Faceva estorsioni insieme a Vincenzo Cirillo, fratello di Francesco detto “cosciafina”.

Continua, poi, Lanza: ”Svolgeva delle attività connesse alla droga e alle armi anche per gli Spada, attivi sulle zone di Frosinone e Roma.”Lanza era, però, contrario a questi accordi con gli Spada e, parlando al pm della Dda di Napoli, ha raccontato di averlo allontanato dalla sua zona, ovvero Lusciano.

Una decisione chiaramente presa dopo averne parlato con Gianluca Bidognetti, divenuto capo del gruppo per diretta volontà di suo padre Francesco, “Cicciott ‘e mezzanotte.