“CLAN DEI CASALESI vitale nonostante gli arresti”

18 Luglio 2018 - 09:49

CASAL DI PRINCIPE – Nonostante gli arresti e i collaboratori di giustizia il clan dei Casalesi resta ancora “vitale”: lo sottolinea la Dia nella relazione sul secondo semestre 2017. “Accanto alla Provincia di Napoli, quella di Caserta si conferma l’area a più alta densità mafiosa della Campania“, si legge nella Relazione, e “qui, il gruppo dei Casalesi, che fa capo alle famiglie Schiavone, Iovine, Zagaria e Bidognetti, attrae la maggior parte dei clan che operano nella provincia di Caserta“. Infatti “il sodalizio, descritto in atti giudiziari come associazione che ha mutuato le caratteristiche delle organizzazioni mafiose di origine siciliana, è tutt’ora vitale, nonostante gli arresti e la collaborazione con la giustizia di elementi di vertice“.

Un elemento di forza è costituito, infatti, dalla relativa rapidità nel rimodulare gli assetti criminali all’indomani della cattura dei vertici, attraverso il riconoscimento della leadership al clan che in quel momento risulta in minore difficoltà“, spiega la Dia, che sottolinea: “Con riferimento al radicamento nel territorio, il cartello è tuttora operativo nella quasi totalità della provincia, in particolare nell’agro aversano, e mantiene salda la struttura unitaria, con un ‘gruppo di comando’ e una ‘cassa comune’ in cui confluiscono i proventi illeciti, da utilizzare anche per l’erogazione centralizzata di uno stipendio ai quadri dell’associazione“.

Inoltre i “Casalesi continuano a distinguersi per la spiccata capacità di riciclare denaro, avvalendosi anche di professionisti“. E a questo proposito la Dia evidenzia che “i canali di reinvestimento, inizialmente indirizzati verso l’edilizia, il ciclo degli inerti e la ristorazione, si sono estesi al settore immobiliare, alla grande distribuzione alimentare, alla logistica ed ai trasporti, all’import-export e all’intrattenimento (slot machines), che consentono di accumulare consistenti patrimoni“.

Accanto alla provincia di Napoli, quella di Caserta si conferma l’area a piu’ alta densita’ mafiosa della regione: ad attrarre la maggior parte dei clan e’ il gruppo dei Casalesi, “tutt’ora vitale, nonostante gli arresti e la collaborazione con la giustizia di elementi di spicco. Un elemento di forza e’ costituito, infatti, dalla relativa rapidita’ nel rimodulare gli assetti criminali all’indomani della cattura dei vertici, attraverso il riconoscimento della leadership al clan che in quel momento risulta in minore difficolta’“. Un numero sempre maggiore di indagini conferma, poi, gli interessi della camorra all’estero: i principali obiettivi che spingono i clan oltre confine sono “la ricerca di nuovi mercati per operazioni di riciclaggio e di contatti per la gestione diretta dei traffici di droga, di armi e di rifiuti“, oltre alla necessita’ di trovare rifugio per sottrarsi all’esecuzione di provvedimenti cautelari.