CORONAVIRUS. Ecco tutti i COMUNI dove domani le scuole non riapriranno

8 Dicembre 2020 - 19:00

CASERTA – Riaprono da domani su disposizione della Regione le seconde classi delle elementari ma nel Casertano, nonostante il calo dei contagi, le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia gia’ riaperte nelle altre province due settimane fa, continuano ad essere chiuse in molti comuni su ordine dei sindaci.

Tra ieri e oggi sono decine le ordinanze di proroga della chiusura: Aversa, Cesa e Capodrise sono gli ultimi centri, in ordine di tempo, ad aver adottato tale scelta, ma hanno gia’ deciso l’ulteriore stretta il capoluogo CASERTA, e altre popolose citta’ come Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Castel Volturno, Mondragone, Casal di Principe, centri medio-piccoli come Santa Maria a Vico, San Nicola la Strada, Casagiove, San Felice a Cancello, Parete, San Prisco, Santa Maria La Fossa, Grazzanise, Carinaro, Casapulla, San Tammaro, Cancello ed Arnone, Cellole, Dragoni, Trentola Ducenta, Sant’Arpino, San Cipriano, Casapesenna, Villa Literno, Caiazzo, Arienzo, Recale.

In controtendenza Marcianise, dove il sindaco Antonello Velardi ha spiegato che “non ci saranno altre ordinanze, non assumero’ decisioni che ho assunto in passato tenendo a casa i bambini e i ragazzi“; riaprono le scuole anche a Sessa Aurunca, comune gestito da un commissario prefettizio, dove dunque si e’ optato per una soluzione piu’ istituzionale. A Raviscanina, dove i contagi sono appena due, le aule hanno riaperto gia’ lunedi’ 30 novembre.

Due i motivi che hanno spinto decine di primi cittadini a prorogare la chiusura degli istituti fino al 22 dicembre prossimo, con la riapertura che a questo punto slitta al 7 gennaio 2021: i risultati dello screening volontario effettuato dall’Asl al personale della scuola, a genitori e alunni, non sono ancora stati resi noti o comunque sono ancora parziali, e cio’ sta spingendo i sindaci del Casertano, territorio duramente colpito dal Covid (oltre diecimila persone attualmente positive, 31mila da inizio pandemia con 319 pazienti morti) alla massima cautela