CORONAVIRUS. “Niente amuchina, qui si muore da eroi”. Locali e neomelodici pronti per la Festa della Donna
7 Marzo 2020 - 17:45
REGIONALE – “Niente amuchina, qui si muore da eroi” è una delle frasi che sta girando in rete. Alcuni locali della movida napoletana stanno diffondendo questi messaggi. Lo ha reso noto il consigliere regionale Borrelli.
“Nonostante le disposizioni per evitare il contagio del Cronavirus, alcuni locali della movida, nella serata di venerdì, erano strapieni. E addirittura alcuni cittadini ci hanno segnalato diverse attività che, in maniera goliardica, invitano a non seguire le disposizioni ma a morire da ‘eroi’ bevendo e fregandosene delle misure di sicurezza per evitare il dilagare del virus. In questo momento così delicato non c’è proprio nulla da scherzare. Centinaia di persone sono morte nelle ultime settimane e questa gente pensa di scherzarci su. Non c’è nulla di eroico nel morire con il Coronavirus, queste testimonianze denotano solo grande stupidità e poca coscienza di quello che sta davvero accadendo nel nostro paese e in tutto il mondo”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi.
“E intanto, come da ‘tradizione’ per la Festa della Donna, decine di locali campani (e non solo) organizzano cene spettacolo con neomelodici come attrazione. Serate in cui i ristoranti si riempiono con centinaia di persone. Ma in questo momento di emergenza sanitaria, con disposizioni ministeriali ben precise, pensare di poter svolgere in sicurezza eventi del genere è da verificare. Con centinaia di persone in un locale è difficile poter garantire la distanza di un metro fra i soggetti”.
“E addirittura i cittadini ci hanno segnalato che alcuni ristoranti avrebbero attivato il servizio navetta. Questa situazione può generare un veicolo per il contagio del Coronavirus e quindi abbiamo chiesto alle autorità competenti di verificare l’eventuale annullamento degli eventi. In questo momento – ha aggiunto Borrelli – ci vuole coscienza e senso di responsabilità. Non c’è in ballo solo la salute di chi decide di partecipare a questi eventi, ma di tutta la regione. Invieremo nota alle autorità competenti per segnalare la questione: con la salute non si scherza. Stesso discorso vale per i locali che ci hanno segnalato e che non rispetterebbero le disposizioni per evitare e ridurre il contagio”.