“Dategli l’ergastolo”. La procura vuole la pena massima per il 23enne nipote del boss De Falco per l’omicidio del barista
3 Aprile 2024 - 12:44
CASAL DI PRINCIPE – La procura di Aversa Napoli Nord ha chiesto l’ergastolo per Alessio De Falco, 23enne rampollo dell’omonima famiglia criminale.
Il giovane, imputato nel processo che si sta tenendo presso la corte di Assise del tribunale di Napoli, è accusato di aver ammazzato Zlimen Imed, picchiato selvaggiamente e colpito con la mazza la testa più volte anche quando ormai il barista era inerme. Imed è poi deceduto dopo essere stato trasferito nella clinica di Tora e Piccilli.
Si tratta del nipote di Nunzio ‘o lupo De Falco, mandante dell’omicidio di don Peppe Diana e morto un anno fa, e di Vincenzo De Falco O’Fuggiasco, assassinato nel 1991, si trova sotto processo con l’accusa di omicidio.
Il prossimo appuntamento è tra pochi giorni quando ci sarà la discussione dei difensori di De Falco, gli avvocati Mirella Baldascino e Pasquale Diana.
Secondo la pubblica accusa, si è trattato di un omicidio, con De Falco, quindi, responsabile della morte del barista. Gli avvocati del 22enne, però, nelle scorse udienze hanno presentato una consulenza tecnica compiuta da tre periti, ovvero un medico legale, un anatomopatologo e un infettivologo che dimostrerebbe come la causa del decesso non sarebbe rintracciabile nelle percosse subite dal De Falco, bensì per altre motivazioni.