BASKET CASERTA. La Serie A2 non è più una chimera: grazie a Nevola i bianconeri prenderanno il posto di Pescara
16 Luglio 2019 - 11:41
CASERTA – Non è mai bello ottenere una categoria senza aver conquistato quel diritto sul campo, e lo è ancor meno se lo si fa a spese di una società che viene esclusa per problemi finanziari. Nessuno lo sa meglio di noi casertani in fondo. Ma è innegabile che ciò che è accaduto porti in città una bella ventata di freschezza. La Decò Caserta si ritrova così in A2 senza neanche aver dovuto acquistare un titolo sportivo grazie soprattutto all’intuito di Antonello Nevola, primo vero vincitore di questa operazione: il dirigente bianconero ha infatti presentato domanda per il ripescaggio quando nessuno più ci sperava ed ha fatto bingo. Non che sia solo un colpo di fortuna, anche se quella non guasta mai, ma l’esperienza ed il fiuto di Nevola gli hanno permesso di spingere il sodalizio casertano dove altri si sono fermati. Il primo plauso, dunque, non può che andare a lui. Un professionista che lavora tanto alacremente quanto in silenzio.
Ma il lavoro più duro viene forse adesso, ed il motivo è presto detto: la Decò ha allestito una buona squadra per poter veleggiare ai vertici della Serie B, ma di certo non ha un’ossatura solida per affrontare un campionato di A2 che, seppur decisamente meno competitivo rispetto a quelli disputati dall’allora Juvecaserta quasi 15 anni fa visto l’allargamento da 16 a 32 squadre, è comunque in crescita nelle ultime due stagioni.
L’assenza di piazze come Treviso, Fortitudo Bologna e Virtus Roma, appena promosse in massima serie, di certo porterà un livellamento verso il basso, ma la categoria può comunque vantare squadre come Verona, Biella, Capo d’Orlando, Udine, Casale Monferrato, Montegranaro e Scafati.
In particolar modo è sotto le plance che i bianconeri sembrano dover fare passi in avanti, perché se giocatori come Stanic ed Hassan hanno già dimostrato di valere la A2, il solo Paci sembra poter essere già pronto per questo salto, con Valentini e Morgillo ancora un po’ troppo inesperti.
Aspettiamo ora le prossime fasi di mercato per capire in che ruoli la dirigenza bianconera vorrà spendere i due visti per gli extracomunitari che la categoria concede.
Ruben Romitelli