“Detenuto aggredisce agente dopo la messa”

16 Ottobre 2022 - 16:52

COMUNICATO STAMPA – L’ennesimo atto di violenza nelle carceri campane fa esplodere la protesta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. La giornata ad alta tensione di ieri, durante la quale gravi eventi critici sono accaduti nelle Case circondariali di Avellino e Nisida mentre in quello di Poggioreale a Napoli sono stati scoperti telefonini e droga nelle celle, ieri nel carcere di Aversa vi è stata anche l’aggressione ad un Agente di Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto.

“L’uomo si è scagliato contro l’Agente al rientro dalla funzione religiosa che si è tenuta in carcere”, spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “La situazione si è fatta subito tesa, ma il provvidenziale intervento degli altri agenti ha permesso di contenere la furia dell’uomo. Rivolgo un plauso a tutto il personale di Polizia Penitenziaria, che con grande professionalità ed alto senso del dovere hanno fronteggiato una situazione allarmante”, aggiunge, auspicando “l’adozione urgente di provvedimenti, da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale, per la Casa di reclusione di Aversa”.

Impietosa la denuncia del SAPPE: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso l’invivibilità delle carceri della Campania e del Paese e le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, cosi come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno frega nulla”. “Importante e urgente”, prosegue

Capece, “è prevedere un nuovo modello custodiale. E’ infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Per questo Capece confida che “nel Governo che verrà, venga individuata una persona per la Giustizia che non trascuri la situazione nelle nostre carceri, che resta allarmante con i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E’ necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.