DIRETTRICE DELLE POSTE ARRESTATA. Scarpe e gioielli con i 600 mila euro fregati senza lasciare traccia. Ma quella vedova di una nota famiglia di S.MARIA C.V…

25 Luglio 2023 - 10:29

SAN TAMMARO/SANTA MARIA CAPUA VETERE – Avrebbe utilizzato un espediente per prendere il denaro dei clienti della filiale di Poste Italiane di San Tammaro che dirigeva, senza però dare a queste persone indizi su quello che stava avvenendo.

Parliamo della vicenda che vede coinvolta Giustina Giordano, 56 anni, di Caserta, arrestata ieri perché accusata di autoriciclaggio e peculato, due reati che l’avrebbero portata a fregare 600 mila euro dai libretti di risparmio dei clienti di Poste Italiane. L’ammanco totale potrebbe però raggiungere oltre il milione di euro.

Stando alla denuncia presentata dal familiare di una donna, vittima di un consistente a manco sul suo libretto di risparmio, la direttrice ha utilizzato in un caso anche un bancomat di un conto che aveva fatto finta di chiudere.

Sarebbe stata questa la segnalazione capace di far scattare le indagini della Guardia di Finanza e del nucleo antifrode di Poste Italiane.

Fare, quindi, questo primo passo nell’inchiesta una donna vedova, appartenente a una famiglia di noti commercianti di Santa Maria Capua Vetere.

La direttrice Giordano pare che utilizzasse bonifici provenienti dai conti risparmiatori a suo favore o eseguiti da lei stessa o fatti tramite presunte deleghe false.

Giordano era stata prima raggiunta da un fermo in carcere, su provvedimento del pm a metà luglio e poi era tornata ai domiciliari su disposizione del gip del tribunale sammaritano.

Resasi conto di essere sotto indagine, la 56enne aveva contattato gli utenti a cui aveva sottratto il denaro per tranquillizzarli e indurli a non parlare perché tanto “è una cosa minima che non ha fatto alcun danno a voi“.

La scelta di rubare denaro dai libretti postali e non dal conto corrente delle vittime potrebbe rispondere alla necessità di Giordano di rendere meno visibile questa operazione, in modo da non destare sospetti.

E con quei soldi comprava borse e scarpe griffate, gioielli, tutti oggetti sequestrati.