Duro colpo all’Alleanza di Secondigliano. Arrestata in aeroporto Maria Licciardi

7 Agosto 2021 - 10:54

REGIONALE – Era diretta in Spagna, probabilmente vicino a Madrid, dove vive la figlia da tempo, Maria Licciardi, 70 anni, la donna a capo dell’omonimo clan fondato dal fratello Gennaro e ai vertici dell’Alleanza di Secondigliano, un potente cartello tra le cosche del Napoletano in grado di governare traffici milionari illeciti e leciti, arrestata all’aeroporto di Roma-Ciampino dagli uomini del Ros di Napoli diretto dal tenente colonello Andrea Manti. Nel tempo, anche grazie all’arresto dei fratelli Pietro e Vincenzo, la sua autorita’ all’interno del gruppo e’ cresciuta; ma dentro la cosca Maria, detta ‘a peccerella, e’ sempre stata la mente piu’ fine, il braccio impenditoriale, la donna in grado di gestire la cassa comune e gli affari migliori, comprese le aste giudiziarie.

Questo senza mai tirarsi indietro davanti alla violenza. Tra le contestazioni mosse a suo carico dagli inquirenti, che hanno portato al decreto di fermo di pm, anche le minacce rivolte in prima persona a una donna che non aveva rispettato i patti con il clan, versando la quota stabilita di un affare immobiliare. Proprio il settore della compravendita di immobili e’ quello in cui Maria Licciardi ha investito molto denaro del clan, occupandosene in prima persona. Gia’ nel 2001, all’epoca del primo arresto, le fu contestato tra gli altri il reato di associazione a delinqere di stampo mafioso. Gli inquirenti non escludono che la sua scelta di andare fuori dall’Italia fosse stata dettata dall’aver compreso, grazie al suo sistema capillare di ‘ascolto del territorio’, di essere nel mirino della procura e destinataria di una nuova misura cautelare dopo l’annullamento di quella emessa dal gip di Napoli nel 2019.