E’ UFFICIALE: i marcianisani sono dei fessi. Velardi trasforma il suo compagno di scuola Onofrio Tartaglione in un dirigente delle vecchie amministrazioni
11 Luglio 2018 - 13:13
MARCIANISE – (g.g.) Se i marcianisani non fossero dei fessi, quali si stanno dimostrando in questi anni, si sarebbero liberati, per via democratica e con una composta espressione di dissenso, di questo sindaco e della sua amministrazione.
Siccome invece sono dei fessi, danno anche importanza a post come quello pubblicato da Antonello Velardi il 9 luglio. Che dice in sostanza Velardi: rimarca e bolla pesantemente come un errore la decisione assunta dalle strutture burocratiche del comune di chiudere per due giorni, per motivi tecnici, gli uffici dei servizi demografici. E fino a qui ci può anche stare.
Poi inizia la presa per i fondelli dei cittadini: “I dirigenti del comune di Marcianise erano abituati male: di fronte ad un problema assumevano la decisione più comoda. Più comoda per sè, non per l’utenza.”
Ormai questo qua parla col pilota automatico: ha dei moduli prestampati che copia e incolla. Questa è una spiegazione garantista per lui. Perchè se non dovesse essere così, dovremmo entrare in categorie che poco hanno a che vedere con un razionale raziocinante esercizio della pur deprecabile demagogia populista.
Sotto al post abbiamo infatti pubblicato il provvedimento di chiusura degli uffici demografici: la firma è quella segretario generale Onofrio Tartaglione, compagno di classe di Velardi e che Velardi ha voluto fortissimamente, attivando una procedura anche un pò complicata e non priva di ombre.
Ora può darsi pure che il sindaco e il segretario abbiano rotto i rapporti e non ci stupirebbe vista la cifra caratteriale del primo. Però rubricare Onofrio Tartaglione tra i vecchi dirigenti che Velardi ha dovuto ereditare, sia per quanto riguarda la loro identità personale, sia per quanto riguarda il metodo, significa confidare sulla dabbenaggine del popolo marcianisano. Se Onofrio Tartaglione è arrivato a Marcianise e se Onofrio Tartaglione produce decisioni sbagliate, il passato non c’entra niente. Si tratta di un presente in continuità col passato o addirittura peggiore del passato.
Dell’errore, se c’è stato, di Onofrio Tartaglione, il sindaco Antonello Velardi assume la responsabilità soggettiva e oggettiva perchè questo segretario comunale l’ha voluto solo e soltanto lui, facendolo tornare dal nord, e questo segretario comunale si muove solo su ordine del primo cittadino.
Ribadiamo il concetto: marcianisani siete diventati un popolo di babbei.
QUI SOTTO IL POST DI VELARDI
QUI SOTTO L’AVVISO A FIRMA DEL SEGRETARIO TARTAGLIONE