ESCLUSIVA. LE FOTO. S.MARIA C.V. Ecco la dimostrazione dei rozzi segni di riconoscimento impressi sugli elaborati della prova scritta per il concorso a vigili urbano che andrebbe annullato tra un secondo

20 Ottobre 2020 - 19:18

E non finisce qui, perché il materiale depositato dalla commissione e quindi a disposizione di tutti i cittadini, contiene altri elementi di incredibile e raccapricciante rilievo

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Questo è veramente un guaio. Ma un guaio grosso, non piccolo. Ovviamente, secondo il nostro punto di ista che abbiamo maturato guardando un po’ di documenti che poi sono quelli che ogni cittadino sammaritano può ottenere con una semplice istanza di accesso agli atti presentata al comune. Dunque, niente di segreto o di misterioso. Ma onestamente, questo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 8 vigili urbani part-time è veramente inguardabile. Nel senso che se non lo guardi è meglio. Perché se lo guardi, nonostante gente come noi abbia visto veramente di tutto in questa terra, non ti riesci a rendere conto come si possa gestire un concorso pubblico in questa maniera.

E’ un grosso guaio. E ci sarà bisogno di scrivere diversi articoli per spiegare tutte le cose che, a nostro avviso, fanno calare una coltre oscura, inquietante, su questa procedura svoltasi nell’anno 2019 e che è stata impugnata da altri concorrenti non selezionati, con tanto di esposti dal contenuto pesantissimo presentati ad ogni tipo di autorità.

Ma andiamo per ordine. I fuochi artificiali li conserviamo un attimo, perché pure è giusto che un giornale crei un minimo di attesa, di suspense, per attirare più lettori. Oggi, come avevamo anticipato nell’articolo di ieri mattina

, ci occupiamo del codice Da Vinci. Niente paura, non si tratta di una barbosa recensione di quel film. Ci piace citarlo solo perché ci associa all’idea dei segni misteriosi, particolari, ancora una volta usiamo questo aggettivo, inquietanti.

Partiamo dai fondamentali, cioè dalla legge, che si incarna nell’articolo 39 del regolamento che disciplina i concorsi e le altre forme di assunzione al comune di Santa Maria Capua Vetere. “[…] Il presidente (della commissione giudicatrice, nota di Casertace) avverte i concorrenti che l’elaborato e gli altri fogli compresi nel plico non debbono contenere nessuna indicazione che possa costituire segno di riconoscimento, che sugli stessi non deve essere apposto il nome od altri segni di individuazione del concorrente stesso, a pena di esclusione dal concorso“.

Ora, non sappiamo se questo avvertimento è stato formulato dal presidente della commissione, Lucio Molinari, ex magistrato militare, ufficiale dell’esercito in pensione, nonché fresco candidato nella lista PD alle elezioni regionali nella circoscrizione di Caserta. Ma non è che uno formula l’avvertimento e questo basta, nel senso che se poi i segni ci sono gli elaborati vengono letti, corretti e compongono i passaggi per la promozione allo step successivo della prova orale. Guardate, queste immagini che pubblichiamo in calce all’articolo riguardano elaborati di partecipanti che poi il concorso lo hanno vinto e ora indossano la divisa di vigile urbano. Vincitori di concorso, ripetiamo.

Diciamo pure che non l’hanno fatto volontariamente e il loro codice da vinci sia frutto di una patologia grafomane. Ma se uno è grafomane, o si contiene o al concorso non ci partecipa. C’è una terza ipotesi e cioè che questa grafomania venga sanzionata con l’esclusione nel rispetto normale della legge che lo prevede. Non c’è una quarta ipotesi, che poi in realtà è quella adottata dalla commissione giudicatrice, allora formata anche dal comandante e dirigente dei vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere, Salvatore Schiavone e da colui che l’avrebbe poi sostituito come facente funzioni, Giuseppe Aulicino, ancora oggi a capo del corpo di polizia municipale e dall’attuale segretaria comunale di San marco, Stefania Pignetti. Non esiste che un concorrente mentre scrive, disegna loghi con le insegne della città di Santa Maria Capua Vetere, prima da un lato del foglio e poi dall’altro lato. Non esiste che un altro concorrente vincitore di concorso imprimi una sigla evidentissima, in alto sul suo foglio e non esiste che la stessa concorrente inserisca una serie numerica nella simulazione di verbale che ha dato corpo alla seconda prova scritta.

Guardate, vogliamo fare gli arci-avvocati del diavolo. Diciamo che questa concorrente abbia scritto ingenuamente anche le cifre, pensando di dar completezza al suo verbale. Per intanto, la legge non ammette ignoranza e dunque quest’azione non può passare in cavalleria, ma il problema è che questa concorrente è la stessa persona che nella prima prova scritta ha impresso quella sigla evidente nella parte alta del foglio.

Abbiamo scritto ieri, che se fossero state schede elettorali, non ci sarebbero stati dubbi sul loro annullamento. E invece, documenti infinitamente più importanti che attribuiscono posti di lavoro, facendo felice alcuni e seminando delusione in altri, passino tranquillamente come se nulla fosse. A nostro avviso, questo concorso va annullato e basterebbe anche solo quello che abbiamo scritto oggi, dopo l’articolo introduttivo di ieri. Figuriamoci dopo che avremo pubblicato, nei prossimi giorni, tutto il resto.

 

LE FOTO DEGLI ELABORATI DEL CONCORSO