ESCLUSIVA ORE 21:19. Situazione critica e paura al centro Covid di Maddaloni. E’ arrivato anche un uomo in manette. Personale minacciato, sta per giungere una famiglia. Asl e Regione vergogna assoluta
24 Giugno 2020 - 20:31
Maddaloni – (gg) Troppe, troppe ne stiamo vedendo in queste ore, per consegnare quelle che verrano a meritato riposo dopo una giornata di lavoro duro.
Cerchiamo di essere veloci e semplici. Al centro covid di Maddaloni sono ricoverate, alle 21:06 di stasera, 24 giugno, 21 persone, tutti bulgari o di etnia rom, provenienti dai famigeratissimi palazzi Cirio di Mondragone.
Tra i 21 c’è anche un soggetto, condotto in loco in manette, da agenti della polizia penitenziaria che, dopo averlo consegnato al personale ospedaliero, incredibilmente se ne sono andati. Non è improbabile che si tratti di una persona che si trova agli arresti domiciliari.
Al momento, tra i 21 ricoverati, tra cui due bambini di 7 e 12 anni, pochissimi, forse addirittura nessuno, ha sintomi che, secondo i protocolli adottati fino ad oggi, avrebbero necessitato di un ricovero ospedaliero. Sono asintomatici e fino a quando fossero rimasti tali, avrebbero dovuto rimanere a casa loro, in isolamento domiciliare, così com’è successo per la gran parte delle persone che in tutta Italia e in tutto il mondo sono risultate positive al tampone del Covid-19, non accusando, però , sintomi preoccupanti.
E allora perché l’ASL ha deciso di inserirli nel gruppo dei ricoverati con sintomi? Magari hanno scambiato il centro Covid di Maddaloni per un luogo di sorveglianza e reclusione, con i medici e gli infermieri a svolgere il ruolo di controllori di persone che in questi minuti, siccome stanno bene, scorrazzano nei corridoi, prendendo di mira e minacciando il personale che vive e vivrà, già a partire da questa notte, ore di autentica paura. Anche perchè non si intravede neppure di striscio personale che possa garantire la sicurezza e una vigilanza severa delle aree sanitarie.
Tra le altre cose, la situazione è finanche destinata anche a peggiorare, dato che di qui a poco, dopo che le ambulanze del 118 e della croce rossa saranno adeguatamente organizzate, ai 21 si aggiungeranno i 7 componenti di un nucleo familiare, sempre formato da bulgari, che porteranno con loro un bimbo di appena 11 mesi.
Ecco cosa volevamo dire quando invitavamo tutti ad essere felici per la fortuna che è capitata alla Campania che, al di là di questo brutto focolaio di Mondragone, ha dovuto fronteggiare un volume molto basso rispetto a quello sopportato dalle altre grandi regioni d’Italia, a partire dalla Lombardia e arrivando fino al Lazio.
E’ bastato un focolaio, cioè l’ evento più acuto, per il quale l’Asl, dunque la Regione Campania avrebbe dovuto dimostrare il livello, l’efficienza, le idee chiare, l’organizzazione dei propri servizi per far scadere il tutto a livello della solita bancarella del torrone. Aggiustamenti, violazione dei protocolli e chi più ne ha più ne metta. Se in Campania avessimo avuto il volume del contagio della Lombardia, sarebbe stato un vero sterminio, con buona pace dello showman salernitano trapiantato a Napoli, di cui resterà solo il pensiero debole delle sue parole sceniche, che fanno breccia qui da noi solo grazie allo spaventoso deficit culturale che affligge le genti campane.