Estate senz’acqua per i detenuti del carcere di S.MARIA C.V.

12 Giugno 2019 - 19:33

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si apprestano a vivere l’ennesima estate senza acqua gli oltre mille detenuti reclusi a Santa Maria Capua Vetere, istituto penitenziario che sconta questa carenza da decenni. Da una recente visita dell’associazione Antigone nel carcere risulta, infatti, che nonostante i fondi messi a disposizione per i lavori di allaccio alla rete idrica cittadina, dentro e fuori le mura, “non si prevedono – rivela l’associazione – tempi brevi” per la fine dei lavori.

La Regione Campania ha trasferito al Comune di Santa Maria Capua Vetere 2 milioni di euro di fondi europei. Il progetto esecutivo e’ stato presentato ma bisogna ancora indire la gara d’appalto europea. Nei mesi estivi “la situazione e’ intollerabile“, sostiene Antigone anche se la direzione del carcere ha spiegato che lo scorso anno “non si sono riscontrati problemi seri“.

Anche quest’anno, intanto, per il mancato allaccio sara’ necessario servirsi di un pozzo semiartesiano con impianto di potabilizzazione, auspicando che l’estate non sia troppo torrida. L’istituto, infatti, dista solo 600 metri dal vicino Stir e “soprattutto d’estate – denuncia Antigone – fa si’ che si debba sopportare un olezzo nauseabondo dovuto allo stoccaggio ed al trattamento dei rifiuti“. E’ dello scorso novembre l’ultimo devastante incendio a uno dei capannoni dello stabilimento di tritovagliatura e imballaggio di rifiuti di Santa Maria che, per il forte impatto ambientale, porto’ il governo a dichiarare guerra ai roghi in Terra dei Fuochi e molte istituzioni locali, cittadini e comitati, dopo le fiamme, denunciarono un avvenuto “disastro

ambientale“.