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GISEC ancora nella bufera. Caterina De Rosa si è dimessa oggi dal Cda, dopo aver rinunciato alla nomina di amministratore giudiziario delle società sequestrate a Carlo Savoia

2 Aprile 2022 - 18:30

CASAPULLA – (g.g.) Troppi problemi e forse troppi giorni, trascorsi sottovalutando anche il grado di incidenza e di autorevolezza che questo giornale si è conquistato anche in ambienti autorevolissimi, buttando letteralmente il sangue dalla mattina alla sera in ogni giorno del calendario da dieci anni a questa parte. Caterina De Rosa, commercialista di Casapulla, ha deciso, infatti, solo ieri di rinunciare all’incarico di amministratore giudiziario, attribuitole dal Tribunale di Napoli a sorveglianza e a presidio della Xeco srl , cioè della società del faccendiere di Sant’Arpino che da mesi si trova agli arresti domiciliari, colpita da sequestro preventivo richiesto ed ottenuto dai magistrati della DDA del capoluogo partenopeo.

Eppure, CasertaCe senza alcuna acrimonia, aveva descritto analiticamente i motivi, di carattere generale, ma anche specifici, per i quali rappresentava un esercizio elementare l’individuazione di un conflitto di interessi grande come un grattacielo tra il citato incarico di amministratore giudiziario e quello di componente del consiglio di amministrazione della Gisec, cioè della società il cui capitale è totalmente nelle mani dell’amministrazione provinciale di Caserta e che gestisce tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti di Terra di Lavoro.

Oggi pomeriggio, ci è giunta notizia della decisione, assunta dalla professionista di Casapulla, che Luigi Bosco, Assessore Comunale di Caserta e Segretario Regionale del movimento “Noi di Centro”, fondato da Clemente Mastella aveva voluto nella stanza dei bottoni di Gisec, anche di quest’ultima carica. Ciò, sicuramente, rimuove il problema alla radice e rimuove anche ogni ostacolo davanti a Caterina De Rosa, consentendole di tornare a svolgere a pieno titolo, in nome e per conto dei tribunali, le delicatissime e importantissime funzioni di amministratore giudiziario di società colpite da sequestri, spesso legati a fatti di camorra.